Primo intervento a Valmadrera

Teleriscaldamento: lunedì iniziano ufficialmente i lavori per la creazione della rete

Il cantiere aprirà in Viale XXV Aprile nel tratto compreso tra via Chiari e rotatoria con Via Casnedi/Via Santa Vecchia.

Teleriscaldamento: lunedì iniziano ufficialmente i lavori per la creazione della rete
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Lunedì 10 ottobre 2022, a Valmadrera, in Viale XXV Aprile, comincia la posa della rete del teleriscaldamento. Si tratta del primo cantiere che punta a realizzare entro il 2026 una  rete che potrà riscaldare le case di 20mila cittadini utenti nei territori di  Lecco, Valmadrera e Malgrate.

Un progetto quello che verrà gestito da  Acinque Energy Greenway Srl, la società costituita dal gruppo Acinque (nuova denominazione di Acsm Agam) e da  Silea che prevede un investimento di 49 milioni di euro. La rete si estenderà per 16 chilometri.  Le dorsali  maggiormente estese saranno a Lecco (8 km) dove sussiste una maggiore intensità di utenze,  con sviluppi nei territorio e Malgrate (3km) e di Valmadrera (5 km). E come detto, proprio a Valmadrera inizieranno  le prime opere.

Teleriscaldamento: lunedì iniziano ufficialmente i lavori per la creazione della rete

 

I lavori, che inizieranno al mattino sono stati concertati con gli uffici tecnici di riferimento dell’Amministrazione comunale di Valmadrera  che hanno disposto il senso unico alternato gestito con semafori di cantiere in Viale XXV Aprile nel tratto compreso tra via Chiari e rotatoria con Via Casnedi/Via Santa Vecchia.

"L’iniziativa è molto attesa nel comprensorio e mette a terra un marcato valore ambientale   - sottolineano da Acinque Energy Greenway Srl e Comune di Valmadrera -   Il servizio, in un momento in cui sono prioritari i temi dell’autonomia energetica e delle sorgenti alternative, sarà infatti alimentato in gran parte dal recupero di fonti energetiche già disponibili sul territorio, che altrimenti verrebbero disperse in atmosfera, dall’utilizzo della cogenerazione ad alto rendimento e, a tendere, integralmente da fonti rinnovabili.

Come sarà alimentato il teleriscaldamento

 

La rete sarà alimentata dal calore attualmente non sfruttato derivante dal termovalorizzatore di Silea e da altre attività produttive già presenti sul territorio e potrà essere alimentato da fonti esclusivamente rinnovabili non fossili, puntando alla carbon neutrality.

In particolare fino al 2026 la rete del teleriscaldamento lecchese sarà alimentata dal sito di produzione al Caleotto (dove si punterà da subito alla cogenaerazione ad alto rendimento), mentre il termovalorizzatore di Silea (dove saranno posizionati generatori di back up)  scalderà le utenze di  Valmadrera e Malgrate. Il ricongiungimento è previsto a seguito dell'attraversamento dell'Adda, che avverrà nel 2026 facendo correre le tubature nel marciapiede del ponte Kennedy.  Oltre al recupero termico dei fumi generati, ci sarà la possibilità di  installare pompe di calore collegate dal lago.

 L'energia prodotta

L'energia elettrica venduta sarà di 35 GWh all'anno (al netto di altri consumi); l'energia termica prodotta dal termovalorizzatore di Silea sarà a regime di 25,7 GWht, quella recuperata da Caleotto 10,3 GWht, quella venduta complessivamente dal sistema 60,9 GWht all'anno. I volumi di gas impiegato sono stimati in 8,6 Mm3 all'anno, post spegnimento del termovalorizzatore, con l'utilizzo di biometano, si salirà a 9,9 Mm3 all'anno.

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