A Lecco

Teleriscaldamento, iniziati gli scavi. Gattinoni: "Giorno storico per la città"

Il primo cantiere di scavo e posa delle tubature nei 130 metri di via del Roccolo, tra via Gilardi e via Grandi, nel rione di Germanedo, sotto l'ospedale che non sarà però tra gli utenti della rete.

Teleriscaldamento, iniziati gli scavi. Gattinoni: "Giorno storico per la città"
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Teleriscaldamento: si è aperto quest'oggi, martedì 22 novembre 2022, in via  del Roccolo  a Germanedo, il cantiere  per la realizzazione dell'anello lecchese della infrastruttura che porterà calore a edifici pubblici e privati attingendo il cascame termico delle acciaierie Caleotto Spa.

Teleriscaldamento: start all'opera dal Germanedo

"Una data da segnare nella storia della città quella di oggi" ha esordito il sindaco Mauro Gattinoni, che insieme ai "compagni di avventura", nonché primi cittadini di Malgrate e Valmadrera, Flavio Polano  e  Antonio Rusconi, ha presenziato all'incontro con la stampa locale convocato in prossimità del primo tratto di scavo, compreso tra via Gilardi e via Grandi. Accanto ai sindaci dei tre comuni interessati alla posa del teleriscaldamento, a conferire l'ufficialità allo start dell'opera sono intervenuti anche i vertici della società impegnate nella sfida: Giovanni Chighine, amministratore delegato  di  Acinque Energy Greenway  (compartecipata da Acinque Tecnologie al 70% e da Silea al 30%) alla quale sono affidate la realizzazione e la gestione del servizio; Maurizio Crippa, presidente della stessa newco;   Fabio Fidanza, il project manager; ma anche Edoardo Zanardelli, cfo di Caleotto Spa, azienda  controllata dal Gruppo Feralpi.

L'operazione, lo ricordiamo, prevede investimenti per circa 49 milioni di euro. La dorsale di distribuzione sarà estesa 16 chilometri. Una volta a regime, il teleriscaldamento potrà riscaldare fino a 20mila abitanti.

Il sindaco Gattinoni: "Oggi data storica"

"Cominciano oggi i lavori per dotare la città di una infrastruttura mai esistita prima" ha detto il sindaco Gattinoni, rievocando quale analogo storico di pari portata l'arrivo della rete elettrica. "Uno ci pensa dopo una decina di anni e dice: 'ma che bella invenzione'". Il sindaco non ha mancato di sottolineare  come il progetto di teleriscaldamento, dopo alcuni anni di gestazione, parta con puntualità, nel rispetto del cronoprogramma  che stabiliva l'avvio dei lavori entro il 2022. "E questo è già un risultato" ha chiosato.

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Caleotto diventa "la stufa della città di Lecco"

A Lecco si realizzerà il secondo dei due "anelli" che costituiranno la rete e si congiungeranno  sul ponte Kennedy  a cavallo tra 2025 e 2026. Mentre quello di Valmadrera e Malgrate sarà alimentato (fino al 2032) dal forno inceneritore dei rifiuti di Silea, quello lecchese utilizzerà il cascame termico del Caleotto. "I lecchesi non possono che salutare benevolmente un progetto che, oltre a inserirsi a pieno titolo nelle politiche europee e nazionali della transizione energetica, realizza uno sviluppo in chiave green di un'attività nella quale la città ha  le proprie radici, economiche e culturali: la ferriera. Che bello pensare che il Caleotto diventa la 'stufa' della città recuperando e utilizzando quello che era un prodotto di scarto. E' un passo importante, tanto più nel quadro contingente della crisi energetica, verso la sostenibilità ambientale ed anche economica del nostro territorio. E' un progetto che guarda al futuro e possiamo dire che Lecco ci ha subito creduto, senza se e senza ma".

Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha introdotto la conferenza stampa. Da sinistra Edoardo Zanardelli, Giovanni Chighine, Maurizio Crippa; Fabio Fidanza, Flavio Polano e Antonio Rusconi

Rusconi e Polano: "Teleriscaldamento scelta  green"

Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera, dove la posa delle condotte del primo anello è iniziata il 10 ottobre scorso, non ha nascosto i disagi che il cantiere del teleriscaldamento inevitabilmente sta comportando e comporterà alla viabilità cittadina. "Ma si tratta di disagi necessari e  questo è il tempo della responsabilità: in un attimo siamo passati dalla agenda Greta  al dover riaccendere le centrali a carbon fossile. Il teleriscaldamento è una risposta chiare. A chi si chiede come verrà alimentato dopo che il forno inceneritore smetterà di esistere nel 2032, risponde l'esempio del Caleotto, che realizza una sinergia tra pubblico e privato e conferma la volontà di puntare ad alternative green".
Sulla stessa lunghezza d'onda Flavio Polano: "Siamo stati oracoli ,se consideriamo quel che è avvenuto quest'anno. L'utilizzo di cascami termici, di energia calorica che altrimenti andrebbe persa, è green. Importante adesso è partire, sapendo che tra un paio di anni potranno darsi benefici per i nostri cittadini. Siamo certi di aver fatto la scelta giusta".

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Il sindaco di Valmadrera Antonio Rusconi

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Il sindaco di Malgrate Flavio Polano

Crippa (Acinque Energy): "Oggi il Sistema Lecco batte un colpo"

"Oggi il sistema Lecco batte un colpo" ha detto Maurizio Crippa, presidente della newco  "Acinque Energy Greenway". "Il teleriscaldamento è frutto della volontà di più soggetti aventi interessi convergenti e che accettano di sostenere insieme la sfida - ha continuato - Il collegamento al Caleotto ha un grande significato per tutti i lecchesi. Cercheremo di informali con il dovuto anticipo sul proseguo dei lavori di posa per limitare al massimo i disagi. C'è un piano di comunicazione che cercherà anche di promuovere la cultura del teleriscaldamento, che poi è la cultura dell'acqua calda. Il  nostro obiettivo è rendere simpatico il teleriscaldamento. Guardiamo a Torino dove la rete serve tre milioni di abitanti, o a Varese dove o si alimenta anche attraverso pannelli solari. Ci muoviamo nella scia della transizione ecologica sostenibile, abbiamo i tecnici ma anche gli amministratori che hanno una visione giusta, lungimirante".

Maurizio Crippa, presidente della newco Acinque Energy Greenway

Caleotto Spa: "Progetto coerente con la nostra linea di economia circolare"

Edoardo Zanardelli, cfo di Caleotto Spa, ha rimarcato il forte e simbiotico rapporto tra l'acciaieria e la città. "Ne sentiamo la responsabilità. Quasi quattro anni fa, quando ci è stato presentato il progetto del teleriscaldamento, l'abbiamo subito colto come occasione per rafforzare il rapporto sinergico con Lecco. Senz'altro è un progetto coerente con la Esg Strategy del Gruppo Feralpi, di dare impulso e sviluppo a una economia   circolare".

Edoardo Zanardelli, cfo di Caleotto spa, e Giovanni Chighine, ad di Acinque Energy Greenway

Il Caleotto sarà la "stufa" del teleriscaldamento cittadino, ma molto probabilmente non l'unica. "La rete nasce aperta - ha spiegato Fabio Fidanza, project manager di Varese Risorse - Laddove c'è  un cascame termico, c'è la possibilità di andarlo a recuperare sinergicamente in rete. Lecco rappresenta la sfida più grande per noi, anzitutto dal punto di vista tecnico. La concessione durerà 43 anni, oggi è importante mettere le basi e cominciare bene".

L'ospedale Manzoni non  sarà tra gli utenti del teleriscaldamento

Il cantiere di scavo e posa delle tubature parte dunque da via del Roccolo, nel tratto di  130 metri compreso tra via Gilardi e via Grandi. Praticamente sotto l'ospedale di Lecco, che però  non sarà, almeno in prima battuta, tra i grandi utenti della rete. "Il Manzoni è certamente una struttura tra le più energivore in città, ma proprio per questo si è già attrezzata per essere assolvere da sola al proprio fabbisogno energetico, effettuando investimenti molto importanti, come abbiamo avuto modo di vedere. Si tratta di un soggetto che magari in futuro potrà far parte della rete, non tanto come utilizzatore, ma per conferire eventuali eccessi di calore" ha spiegato Fabio Fidanza.

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Da sinistra il sindaco Mauro Gattinoni,  il project manager Fabio Fidanza  e il sindaco di Malgrate Flavio Polano

"L'ospedale ha le sue logiche interne - ha aggiunto Giovanni  Chighine, amministratore delegato di Acinque Energy Greenway - Se ci troveremo domani a metà strada bene, altrimenti ciascuno continuerà a percorrere la propria". "Il teleriscaldamento si giustifica da sé, non perché  collegato o meno  all'ospedale - è però intervenuto il sindaco Mauro Gattinoni  - Non abbiamo bisogno di giustificazioni terze per affermare la bontà del progetto".

Il cantiere verso via Grandi, Belfiore e Caleotto

Da via del Roccolo il cantiere del teleriscaldamento proseguirà durante la vacanze natalizie  lungo via Grandi (la scuola media "Stoppani" sarà senz'altro uno degli edifici pubblici allacciati), quindi nei primi mesi del 2023    scenderà lungo via Belfiore puntando al polo produttivo del Caleotto. Qui saranno collocate le apparecchiature deputate al recupero e alla produzione di calore per il teleriscaldamento. I dettagli di progettazione sono in via di definizione. "Recupereremo 10 gigawatt ora di energia termica - ha fatto sapere però Fidanza -  Affiancato ci sarà un impianto di cogenerazione sarà ad alto rendimento. Installeremo centrali di back up per garantire continuità, quindi l'affidabilità, del servizio erogato ai nostri utenti". Il che si prospetta potrà avvenire nella stagione termica 2024-2025.

Qui la planimetria della rete di teleriscaldamento

A quanto sembra, resta principalmente a carico del Comune l'onere della comunicazione ai "naviganti", ovvero agli automobilisti, lecchesi e non solo, che nei prossimi due/tre anni si troveranno quotidianamente alle prese con gli intoppi alla viabilità dovuti ai cantieri del teleriscaldamento. Chighine non ha però escluso si possa puntare su qualche piattaforma di navigazione (ad esempio Wize) più facile di altre a recepire e trasmettere info sullo stato del traffico.

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