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Sopralluogo sul cantiere del ponte sospeso più alto d’Europa

L'opera sarà completa per metà del 2026

Sopralluogo sul cantiere del ponte sospeso più alto d’Europa

Un nuovo simbolo per la Valvarrone sta prendendo forma: il ponte pedonale sospeso sul torrente Varrone, che collegherà le località di Tremenico e Lentrèe nel comune di Valvarrone, promette di diventare il ponte pedonale più alto d’Europa, con 200 metri di altezza dal fondovalle e una lunghezza di circa 450 metri.

Sopralluogo sul cantiere del ponte sospeso più alto d’Europa

Nei gioni scorsi il sottosegretario regionale Mauro Piazza, insieme a Christian Adamoli, al Sindaco Luca Buzzella e a Mattia Micheli, ha effettuato un sopralluogo sul cantiere, osservando da vicino i lavori preparatori.

“Valvarrone Top of the Lake! Come si reinventa una valle? Con visione, coraggio, determinazione e gioco di squadra. In settimana in Regione abbiamo approvato il progetto per il recupero del borgo di Lentrèe in ottica di valorizzazione delle miniere di feldspato. Siamo andati a vedere i lavori di preparazione per il ponte sospeso, che sarà elemento di forte richiamo. Una bellissima opera infrastrutturale che sarà completa per metà del 2026 e offrirà grandi emozioni. E soprattutto sarà una opportunità per rilanciare le attività e le presenze in Valvarrone. Ho sempre sostenuto queste iniziative, così come la rete ciclabile delle Transorobie, che passa proprio nel punto di ingresso al ponte. Ora non rimane che il desiderio di vedere l’opera ultimata. Complimenti agli Enti locali e ai privati che ci hanno creduto, assieme”, ha dichiarato Piazza.

Il progetto non è solo un’opera infrastrutturale straordinaria, ma anche un motore di sviluppo per il territorio. Il ponte diventerà infatti un richiamo turistico capace di attrarre visitatori e sostenere le attività locali, in sinergia con la valorizzazione del borgo di Lentrèe e delle ex miniere di feldspato, interventi finanziati da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo con oltre 1,4 milioni di euro.

Non meno importante, il progetto si integra con la rete ciclabile delle Transorobie, interamente finanziata da Regione Lombardia, aumentando ulteriormente l’attrattiva per escursionisti e appassionati di sport all’aria aperta.