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Piscina del Bione chiusa: la risposta del Comune alla petizione di protesta

Il sindaco Mauro Gattinoni: "Siamo consapevoli del disagio che questa chiusura ha comportato per tutti gli utenti della piscina, dalle famiglie, ai ragazzi, fino alle associazioni sportive"

Piscina del Bione chiusa: la risposta del Comune alla petizione di protesta
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Non si è fatta attendere la risposta dell'Amministrazione comunale del sindaco Mauro Gattinoni in merito alla raccolta firme per dire no alla chiusura della piscina del Bione, lanciata nei giorni scorsi dall'ingegner Marco Marchetti per protestare contro la serrata del centro natatorio da martedì 9 aprile 2024 e che ha raccolto in breve tempo circa 190 firme.

Piscina del Bione chiusa: la risposta del Comune

La missiva, firmata direttamente dal sindaco Gattinoni e dagli assessori all’Educazione e sport Emanuele Torri e alla Cura della città e lavori pubblici Maria Sacchi è arrivata nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 11 aprile.

Di seguito il testo integrale della lettera:

"Gent.mo Ing. Marchetti,

La ringraziamo per averci contattato in merito alla chiusura dell’impianto natatorio del centro sportivo “Al Bione” al fine di effettuare i lavori di riqualificazione energetica.

Siamo consapevoli del disagio che questa chiusura ha comportato per tutti gli utenti della piscina, dalle famiglie, ai ragazzi, fino alle associazioni sportive.

Ci preme, tuttavia, ripercorrere le tappe che hanno portato a questa sofferta, ma inevitabile decisione, in modo da avere tutti gli elementi per una valutazione il più completa possibile di quanto accaduto.

Il nostro Comune ha partecipato nel settembre del 2022 al Bando di Regione Lombardia relativo all’efficientamento energetico degli impianti natatori, ottenendo un finanziamento di circa 350 mila euro su un totale di 700 mila euro di intervento. Nell’ambito del progetto di efficientamento sono già stati effettuati lavori di relamping della piscina; verrà sostituita una delle due caldaie ed introdotto un impianto di domotica per la gestione del riscaldamento. 

I lavori erano stati previsti nell’estate del 2023 (nel periodo di chiusura della piscina); dopo i primi sopralluoghi della ditta si è evidenziata l’inadeguatezza del tetto per supportare i pannelli fotovoltaici e solari termici. Pertanto, è divenuto necessario progettare anche la sostituzione della copertura della piscina, cercando innanzitutto risorse economiche aggiuntive a bilancio; tutto questo ha comportato uno slittamento dei tempi di inizio lavori alla primavera del 2024.

Abbiamo cercato diverse soluzioni per ridurre il disagio per gli utenti: in primis, cercando di spostare l’inizio dei lavori all’estate del 2024, ma questo avrebbe comportato il rischio di non rispettare i tempi di rendicontazione, tassativamente fissati da Regione Lombardia a fine ottobre 2024. In sostanza, bisognava eseguire i lavori, fare il collaudo e rendicontare entro il 30 ottobre 2024: Regione Lombardia non ha concesso una proroga ai tempi di rendicontazione e, quindi, c ‘era il serio rischio di perdere il finanziamento.

Abbiamo anche provato a proporre la possibilità di effettuare i lavori nella fascia compresa tra le 6 e le 14, ma la tipologia di intervento non consentiva una adeguata pulizia per poter utilizzare la vasca nella fascia pomeridiana.

Pertanto, come si evince da quanto sopra riportato, non è possibile differire l’inizio dei lavori, nonostante come Amministrazione abbiamo fatto il possibile per andare in quella direzione.

Ci sembra corretto anche ricordare che negli anni scorsi l’Amministrazione comunale è intervenuta in maniera significativa per mantenere aperto l’impianto: durante i mesi del COVID ed in quelli successivi, caratterizzati dal caro energia, sono state investite diverse risorse (400 mila euro circa nel 2022 e 300 mila nel 2023) per riequilibrare le perdite del gestore dovute agli eventi sopra citati. Questo per ribadire quanto questa amministrazione creda nello sport e faccia tutto il possibile per garantire che esso venga praticato.

In aggiunta, ci teniamo a specificare che faremo il possibile affinché i tempi di cantiere vengano rispettati e, se possibile, ridotti, in modo da consentire una rapida riapertura della piscina.

Nella consapevolezza del disagio arrecato, abbiamo preso contatti nei giorni scorsi con le associazioni sportive che utilizzano l’impianto, dimostrandoci disponibili a ristorare (almeno in parte) i maggiori costi da sostenere affittando spazi acqua presso altri impianti natatori.

Per quanto riguarda ulteriori disagi dell’utenza, siamo disponibili ad incontrare una delegazione dei firmatari per cercare di ascoltare le loro esigenze.

Cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti".

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