Lotta alla mafia e omaggio alle vittime: anche tantissimi studenti lecchesi alla manifestazione di Milano
I ragazzi hanno raggiunto Milano "armati" di striscioni e cartelli realizzati in classe che riportavano parole chiave alla base della giornata: libertà, onestà, denunciare, memoria, solo per citarne alcune
Dal Fiocchi di Lecco alla Secondaria di primo grado dell'IC San Giovanni Bosco di Cremeno, dall'Istituto Parini, alla Stoppani dell'istituto comprensivo Lecco 3: è stata davvero colorata, appassionata, di qualità e numerosa la partecipazione degli studenti lecchesi alla manifestazione andata in scena ieri, martedì 21 marzo 2023 a Milano, in occasione della 28esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Lotta alla mafia e omaggio alle vittime: anche tantissimi studenti lecchesi alla manifestazione di Milano
Accanto agli amministratori, ai volontari delle associazioni lecchesi Libera e Auser, ai sindacalisti del territorio, c'erano anche loro, gli esponenti di una generazione che non può e non vuole voltare la faccia dall'altra parte, che vuole informarsi, che grazie all'impegno costante dei professori, tiene acceso i riflettori sul tema della lotta a tutte le mafie.
I ragazzi hanno raggiunto Milano "armati" di striscioni e cartelli realizzati in classe che riportavano parole chiave alla base della giornata: libertà, onestà, denunciare, memoria, solo per citarne alcune. Segno questo che la partecipazione alla grande manifestazione (circa 70mila le persone che vi hanno preso parte attraversando il centro di Milano, partendo da Porta Venezia a piazza Duomo, dove la testa del corteo, dietro il coloratissimo striscione con stampato lo slogan "E' possibile", è giunta poco prima delle 11) è stata il frutto di un percorso articolato e ragionato che i ragazzi hanno compiuto a scuola.
Abbiamo raccolto la testimonianza di Elisabetta Rurali, docente all’Istituto Stoppani e membro del consiglio provinciale di Libera. “Tutte le scuole di Lecco appartengono al CPL centro promozione della legalità, e come Libera abbiamo mandato loro una comunicazione, segnalando che ci sarebbe stata la manifestazione del 21 marzo a Milano e invitando a partecipare”.
“Siamo arrivati a Milano in treno, e Trenord ha dato le fasce orarie per evitare riempimento. Per cui in combinazione, le classi degli Istituti Stoppani e del Parini sono partiti con lo stesso treno. Poi ci siamo ritrovati tutti al punto di ritrovo come da programma, che era ai Bastioni di Porta Venezia, da cui è partito il corteo”.
Come detto in preparazione alla giornata del 21 marzo a Milano, le classi hanno fatto dei percorsi di avvicinamento.
“Da parte dei ragazzi – è il commento di Elisabetta Rurali - c’è stato un riscontro positivo. Uno dei miei studenti mi ha detto: “Un conto è essere lì e partecipare tutti insieme, un conto è vederlo in televisione”. Alcuni ragazzi hanno anche sottolineato l’importanza di vedere e ascoltare don Ciotti dal vivo e di poter condividere insieme ad altri un momento dedicato alla legalità. Così come è stato importante per loro aver ricordato e omaggiato restando in piedi tutte le 1069 vittime di mafia, testimoniando in questo modo il loro rispetto”.
Elena Ornaghi