LECCO

Lecco per Gaza: giovani amministratori lecchesi lanciano un appello per la pace

Giovani amministratori lecchesi alzano la voce per Gaza: un appello per la pace e la solidarietà globale. Domani flash mob in piazza XX Settembre con Cgil e associazioni

Lecco per Gaza: giovani amministratori lecchesi lanciano un appello per la pace

Di fronte alle immagini strazianti di Gaza, dove ogni giorno si consumano violenze indicibili e sofferenze inaccettabili, un gruppo di giovani amministratrici e amministratori locali della provincia di Lecco ha deciso di alzare la voce. Non come spettatori, ma come cittadini e rappresentanti delle comunità: Lecco per Gaza – Giovani amministratrici e amministratori locali per la Pace” è il loro appello, forte, urgente e condiviso.

Oltre 200 Sindaci italiani firmano l’appello per Gaza: tra loro una quarantina dal Lecchese DASPO ai lecchesi per la bandiera palestinese esposta durante Celtic-Ajax a Como: il caso in Parlamento

 Lecco per Gaza: giovani amministratori lecchesi lanciano un appello per la pace

 

Pietro Radaelli, consigliere comunale di Abbadia Lariana, spiega il senso dell’iniziativa: “Mettere la Pace al centro significa trasformarla da parola retorica a priorità politica. Ogni istituzione, dal più piccolo comune fino al Parlamento europeo, deve assumersi la responsabilità di costruire convivenza, giustizia e dialogo. Che giovani amministratori, con esperienze politiche diverse, scelgano di unirsi per un tema così fondamentale dimostra che la Pace non è un terreno di divisione, ma un orizzonte condiviso della nostra generazione. La provincia di Lecco, con la sua storia e il suo tessuto civile, può inviare un messaggio forte che arrivi lontano.”

Riportiamo il testo integrale dell’appello:

 

La sofferenza inflitta al popolo palestinese dal governo israeliano è una ferita che lacera la coscienza dell’umanità. Assistiamo a una tragedia immane, a un massacro che si consuma ogni giorno sotto gli occhi del mondo. Migliaia di persone innocenti vengono uccise dai bombardamenti, mentre altre muoiono di fame per una carestia creata e imposta. Una violenza quotidiana che si fa sempre più crudele e che non può lasciarci indifferenti. Restare in silenzio di fronte a questo orrore significherebbe accettarlo, rischiando di abituarci a notizie che dovrebbero scuoterci nel profondo.

A questa tragedia si aggiunge la sistematica eliminazione e repressione dei giornalisti palestinesi, nonché l’impedimento all’accesso dei reporter indipendenti a Gaza. Queste scelte deliberate mirano a oscurare e, dunque, impedire che il mondo conosca l’entità reale delle violazioni in corso. Silenziare la stampa significa colpire al cuore la democrazia e privare l’opinione pubblica internazionale di uno strumento fondamentale di trasparenza e giustizia. La negazione della libertà di informazione non è soltanto un attacco ai singoli giornalisti, ma un grave danno alla coscienza collettiva e alla possibilità stessa di difendere i diritti umani.

Non abbiamo la presunzione di cambiare da soli il corso degli eventi, ma sentiamo la responsabilità di far sentire la nostra voce, di offrire la nostra testimonianza e il nostro contributo. Crediamo sia necessario smuovere le coscienze delle nostre comunità locali e ricordare a tutti che la pace non è un’utopia, ma un dovere.

Per questo, come giovani amministratori e amministratrici della Provincia di Lecco – consiglieri, assessori, sindaci provenienti da storie politiche differenti ma accomunati da un forte senso di indignazione e da un desiderio di futuro – sulla spinta della mobilitazione lanciata dalle nostre colleghe e colleghi della Brianza, abbiamo deciso di promuovere questo appello pubblico. L’impegno che viviamo ogni giorno nei nostri paesi e nelle nostre città ci lega inevitabilmente al destino del mondo e dei popoli: non possiamo voltare lo sguardo di fronte alla brutalità dell’uomo contro l’uomo.

Ci ferisce la morte di donne, uomini e bambini. Ci ferisce la distruzione di case, ospedali, scuole, interi villaggi cancellati. Ci ferisce la disperazione di chi sopravvive senza più speranza, costretto a morire mille volte al giorno nell’angoscia e nella paura. Una testimonianza che arriva soprattutto dalle donne palestinesi ci ha colpito profondamente: “sentirsi morire innumerevoli volte ogni giorno è peggio della morte stessa”. È ciò che vivono i nostri coetanei in Palestina, giovani privati del futuro e del diritto di sognare.

Di fronte a tutto questo vogliamo reagire. Vogliamo lanciare un messaggio che parta da Lecco e arrivi simbolicamente a Gaza, e oltre Gaza a tutti i popoli e le comunità che subiscono guerre, distruzioni e soprusi. Non possiamo dimenticare che conflitti e violenze attraversano l’intero pianeta, e che la nostra responsabilità è non restare spettatori. La storia giudicherà il nostro impegno.

Alle istituzioni italiane ed europee chiediamo di assumere un ruolo attivo e coraggioso: fermare le operazioni militari in corso, garantire corridoi umanitari sicuri, assicurare l’accesso agli aiuti gestiti da organizzazioni indipendenti e imparziali, a partire dall’operazione umanitaria della Global Sumud Flotilla. L’Europa deve diventare protagonista di un processo politico capace di aprire la strada a una pace giusta e duratura, fondata sul rispetto del diritto internazionale e sul riconoscimento reciproco di tutti i popoli.

  • Pietro Radaelli, Consigliere Comunale, Abbadia Lariana

  • Nicolò Paindelli, Consigliere Comunale, Lecco

  • Manuel Tropenscovino, Consigliere Comunale, Ballabio

  • Emanuele Manzoni, Assessore, Lecco

  • Mattia Salvioni, Sindaco, Merate

  • Laura Bartesaghi, Vicesindaca, Annone Brianza

  • Gaia Riva, Consigliera Comunale, Abbadia Lariana

  • Elisa Casiraghi, Consigliera Comunale, Cassago Brianza

  • Chiara Casiraghi, Consigliera Comunale, Bulciago

  • Valeria Frigerio, Consigliera Comunale, Oggiono

  • Aziz Sawadogo, Consigliere Comunale, Sirtori

  • Pietro Regazzoni, Consigliere Comunale, Lecco

  • Mattia Valassi, Consigliere Comunale, Abbadia Lariana

  • Mattia Bernasconi, Consigliere Comunale, Lecco

  • Giacomo Arrigoni, Consigliere Comunale, Lomagna

  • Andrea Gilardoni, Consigliere Comunale, Mandello del Lario

  • Valentina Conca, Consigliera Comunale, Mandello del Lario

  • Eleonora Lavelli, Consigliera Comunale, Imbersago

  • Gaia Riva, Assessora, Casatenovo

  • Federico Radaelli, Consigliere Comunale, Vercurago

  • Gaia Papini, Consigliera Comunale, Vercurago

  • Alessandro Biffi, Consigliere Comunale, Paderno d’Adda

  • Matteo Galli, Consigliere Comunale, Airuno

  • Michele Magrin, Consigliere Comunale, Merate

  • Consulta Giovani e Sport, Airuno

  • Marcello Butti, Assessore, Valmadrera

  • Michele Magni, Consigliere Comunale, Valmadrera

  • Margherita Elgani, Consigliera Comunale, Dolzago

  • Serena Mazza, Vicesindaca, Suello

  • Riccardo Zappa, Consigliere Comunale, Bulciago

  • Micol Missana, Consigliera Comunale, Olginate

  • Luca Volpe, Consigliere Comunale, Ballabio

  • Alessio Giussani, Consigliere Comunale, Cassago Brianza

  • Alessandro Crippa, Consigliere Comunale, Merate

  • Davide Canali, Assessore, Civate

  • Camilla Landi, Consigliera Comunale, Oliveto Lario

  • Chiara Cantaluppi, Consigliera Comunale, Oliveto Lario

  • Lorenzo Merlini, Presidente Consulta Giovani, Paderno d’Adda

  • Gaia Caspani, Consigliera Comunale, Casatenovo

  • Benedetta Villa, Consigliera Comunale, Casatenovo

  • Francesco Sironi, Consigliere Comunale, Casatenovo

  • Veronica Faltracco, Consigliera Comunale, Casatenovo

Altre o altri giovani amministratrici e amministratori lecchesi che vogliano aderire possono comunicarlo inviando una mail a pietro.radaelli@gmail.com

Ricordiamo che domani, sabato 6 settembre 2025, a partire dalle 17, in Piazza XX Settembre, davanti a Palazzo delle Paure, avrà luogo un flash mob organizzato dalla Cgil Lecco e da diverse associazioni lecchesi per sostenere l’iniziativa della Global Sumud Flotilla, che vede decine di imbarcazioni provenienti da 44 Paesi navigare verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione. L’invito è aperto a tutti coloro che vogliono manifestare la propria solidarietà e l’impegno per la pace.