Lecco: dalla Polizia provinciale 1.000 controlli su caccia e pesca e 4.300 multe sui veicoli
Il consigliere Simonetti: “Servono più agenti, ci auspichiamo che la Giunta regionale faccia una riflessione in questo senso per il nostro territorio”
Ben 590 interventi di vigilanza in ambito ittico-venatorio e 477 recuperi di animali selvatici in difficoltà o deceduti, oltre a controlli ambientali e stradali. Questo, in sintesi, il report delle attività svolte nel 2022 dalla Polizia provinciale di Lecco illustrato questa mattina, mercoledì 22 marzo 2023, a Villa Locatelli.
Tanti interventi pochi agenti per la Polizia Provinciale
Gli interventi sul territorio sono aumentati, mentre il personale in servizio resta risicato, anche se il comandante della Polizia provinciale Gerolamo Quadrio ha ringraziato la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann per essersi battuta e aver ottenuto l’inserimento di un nuovo agente, arrivando così ad avere attualmente in servizio 9 persone. “Il numero ideale sarebbe di 12 unità – ha spiegato Quadrio – ma so quanti sforzi sono stati fatti per assumere anche solo una persona in più e quindi ne sono grato”. “Siamo tutti consapevoli delle difficoltà economiche che incontriamo sulla parte corrente del bilancio – ha sottolineato Hofmann – quindi credo di poter dire che quest’anno non avremo altri ingressi, ma speriamo di poter inserire una nuova figura nel piano di fabbisogno del personale nel 2024”.
“La Provincia di Lecco è un territorio particolare, per questo speriamo che la nuova Giunta regionale, alla quale auguriamo buon lavoro, possa rivedere i criteri di assegnazione del personale al fine di incrementare sempre di più il nostro corpo di agenti”, ha ulteriormente sottolineato il consigliere provinciale delegato alla Polizia provinciale Stefano Simonetti, che ha poi annunciato l’imminente arrivo di altri due mezzi, due Fiat Panda, per incrementare ulteriormente il parco macchine provinciale.
La lotta a cormorani e nutrie
“Le attività del comando hanno riguardato il nucleo ambientale, con 35 accertamenti, il nucleo ittico-venatorio con 590 controlli, tra cui le attuazioni dei piani di controllo selettivo del cinghiale e del cormorano, 477 recuperi di animali selvatici morti o feriti e anche l’attuazione del piano di contenimento della nutria”, ha spiegato Simonetti. “A tutto ciò vanno aggiunti gli interventi del nucleo stradale con circa 4.300 sanzioni elevate sia per eccessiva velocità sia per mancanza di revisione o assicurazione, e il progetto Lario Sicuro che ha visto servizi di vigilanza e prevenzione per il controllo della navigazione”.
L’aiuto del volontariato
Se la Polizia provinciale riesce a svolgere gran parte degli interventi nell’ambito ittico-venatorio il grande merito va anche ai molti volontari che si impegnano in queste attività, come ha ricordato il comandante Quadrio durante il suo intervento: “Lavorare nella Polizia provinciale non è semplice, le materie sono di nicchia e molti agenti partono da zero quindi il mio grande grazie va a loro e anche all’Amministrazione provinciale per il loro costante supporto. D’altronde il recupero delle carcasse o degli animali feriti è un compito di Regione Lombardia che però è stato affidato con delega alla Provincia e se pensiamo che facciamo in media un recupero e mezzo al giorno è chiaro che questo lavoro assorbe le nostre risorse che magari non riescono a dedicare il giusto tempo anche ad altre attività. Ecco dunque che le figure dei volontari sono preziosissime perché attive nel controllo ittico-venatorio: abbiamo 16 figure che sono direttamente gestite da noi alle quali diamo ordini di servizio e tutto l’equipaggiamento necessario, poi coordiniamo altre sei associazione con circa 31 volontari che però, ovviamente, sono enti indipendenti e che quindi svolgono le loro attività in autonomia, sempre però con una nostra supervisione e collaborazione”.
Gli interventi finiti sui social
Dal tordo “salvato” dalle fauci di un gattino, alla cattura e abbattimento delle nutrie e dei cormorani, specie infestanti che minacciano la fauna autoctona, fino al salvataggio di cervi e caprioli che spesso impattano contro i veicoli oppure reti e muretti, il campo di intervento della Polizia provinciale è davvero ampio. Solo poche settimane fa ha impazzato sul web il video delle carpe che facevano “ribollire” le acque del fiume Adda a Imbersago, ammassandosi in banchi sulle rive, e anche in quel caso così particolare a intervenire per effettuare controlli e scongiurare possibili inquinamenti o situazioni pericolose è stata proprio la Polizia provinciale, intervenuta anche per salvare il capriolo trovato ferito a Lierna e trasferito al “Cras Stella del Nord” di Calolziocorte per prestargli le cure di cui aveva bisogno.
Barbara Pirovano