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Il paradosso: assembramenti pericolosi per fare... i tamponi

"Quasi cento persone in fila, ore di attesa: un altro fermo immagine surreale di questo caotico periodo in cui il virus è tornato ad impadronirsi delle nostre vite"

Il paradosso: assembramenti pericolosi per fare... i tamponi
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Mascherine, lavaggio delle mani e distanziamento sociale: ormai abbiamo imparato a memoria la triade delle regole che, insieme alla vaccinazione, ci protegge dal Covid. Folla, calca, ressa, sono "nemici giurati" in questo peridio e il paradosso scatta quando assembramenti pericolosi (terreno feritile per la trasmissione del Coronavirus) si formano per fare... i tamponi.

Il paradosso: assembramenti pericolosi per fare... i tamponi

E' successo ieri, lunedì 17 gennaio 2022 a Calolziocorte e come dimostra la foto di copertina diffusa dal gruppo Cambia Calolzio,  la fila che si è formata fuori da una farmacia della cittadina lascia ben poco spazio all'immaginazione.
"Quasi cento persone in fila, ore di attesa: un altro fermo immagine surreale di questo caotico periodo in cui il virus è tornato ad impadronirsi delle nostre vite. Tutti fermi n coda in attesa di raggiungere il check-point della farmacia. Si capisce che il momento non è normale, che mette in croce il sistema sanitario, ma le Istituzioni deputate, ATS e Comune possono e devono subito intervenire per arginare questa disorganizzazione e disporre la gratuità dei tamponi - spiegano dalla minoranza calolziese -  Le famiglie faticano a sostenere la spesa, anche per chi è vaccinato, di 15,00 euro per ogni tampone, che spesso va ripetuto più volte e per le mascherine FFP2 che vanno buttate, per essere sicure, dopo otto ore".

"Le farmacie non bastano"

Una soluzione per evitare tutto questo potrebbe essere la creazione di nuovi hub per tamponi, come fatto ad esempio a Mandello dove a scendere in campo stono stati Comune e medici di famiglia. Un centro operativo proprio dalla giornata di ieri. Questo è quando sottolineando anche da Cambia.

"Già a marzo dell’anno scorso e poi di nuovo anche a settembre avevamo invitato l’Amministrazione Comunale a contattare medici ed infermieri del nostro territorio in pensione, per mettersi a disposizione, previ opportuni accordi, nelle varie scuole, per fare anche questi interventi di prevenzione. Cosa si aspetta ancora? Appare del tutto evidente che le sole farmacie non sono in grado di sostenere il servizio dei tamponi in favore dei bambini delle scuole e pertanto invitiamo il Sindaco di Calolziocorte, con la massima urgenza, a convocare l’ATS e i sindaci della valle San Martino per individuare ulteriori misure in grado di coprire questo disservizio. Il Gruppo Civico Cambia Calolzio ritiene non concepibile fare ore di attesa in mezzo ad una strada, con bambini piccoli, per eseguire il tampone come da richiesta dell’ATS. Tempo sottratto al diritto allo studio dei bambini con enormi disagi lavorativi per le famiglie"

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