Ex Leuci come Bagdad? I dubbi di Cittadellaluce e Codacons

Bufera dopo la guerra simulata andata in scena nella giornata di domenica.

Ex Leuci come Bagdad? I dubbi di Cittadellaluce e Codacons
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"Nella giornata di domenica una battaglia militare a colpi di armi ad aria compressa ha come teatro le rovine dell’area ex Leuci. Una trentina di giovani ha giocato, dotata anche di tute mimetiche, tra i capannoni dell’ex fabbrica chiusa nel 2013 noncurante del pericolo amianto". Così il Codacons Lombardia interviene sulla vicenda lecchese.

Area ex Leuci nella bufera

"I residenti rimangono indignati". Da cosa? In particolate "da un cartello presente all’esterno della fabbrica. Un cartello in cui i giocatori si assicuravano di avvisare di aver ricevuto l’autorizzazione dagli organi di pubblica sicurezza" si legge nella nota del Codacons. "Colpo basso per i cittadini che, avendo fatto istanza per un sopraluogo, si erano sempre sentiti rispondere che non era possibile per motivazioni di sicurezza".

Il pericolo amianto

"Lo sdegno cresce non nei confronti dei giocatori dell’attività ludico-sportiva, bensì per coloro che dovrebbero far rispettare l’ordinanza per rimuovere l’amianto risalente al 26 Giugno 2017, che non è mai stata rispettata" prosegue la nota del Codacons." Il pericolo risulta ancora più reale se si considera il fatto che l’ex fabbrica è situata proprio nel centro della città e che a poca distanza da questa è presente uno stadio e un centro commerciale".

L'esposto

L'associazione aggiunge "Il Codacons invierà  una diffida al Comune di Lecco ed esposto alla Procura della Repubblica, al fine di rimuovere urgentemente l’amianto: la salute dei cittadini non può attendere".

Lo sdegno di  Cittadellaluce

E il Codacons non è l'unico a portsi domande e quesiti su quanto successo nell'ex area industriale. "Dire che  siamo rimasti sconcertati dell’utilizzo dell’area ex Leuci a fini di guerra (simulata) è poco!" scrivono  i membri del comitato Cittadellaluce. "Indignazione sarebbe la parola più giusta per descrivere il nostro stato d’animo. Indignazione, a partire da quanto (e più di noi) possano aver provato i cittadini residenti attorno all’area. Cittadini, sottoscrittori di varie interlocuzioni attive con le istituzioni, per la pesante presenza dell’amianto nell’area Ex Leuci".

Le domande

"Ci limitiamo qui di seguito a porre alcune semplici ma ineludibili domande:

• Quali sono “gli organi di sicurezza a cui sarebbe stata indirizzata (secondo il foglio affisso esternamente durante “l’esercitazione”) da parte dei fruitori-guerrieri, ovviamente d’accordo con la proprietà dell'area, la loro comunicazione d'uso?

• Che iniziative pratiche le autorità competenti nei vari campi connessi ed primis l’Amministrazione Comunale (che secondo alcuni media non ne sapesse niente per voce del Sindaco stesso ) intendono assumere?

• Viste le palesi contraddizioni (con l'inqualificabile ultimo atteggiamento) della proprietà rispetto ai precedenti e cogenti passi sia in ambito sanitario che amministrativo/giuridico messe in campo dai competenti organi istituzionali, che provvedimenti quest'ultimi intendono adottare per tutelare la salute pubblica ma anche la crediblità stessa dell’immagine delle istituzioni?"

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