Una «TowerToTower», dal Matitone di Lecco alla torre di Pisa, dalle sponde del lago alle rive del mare. Sarà la Lecco-Pisa, ultratrail da 320 chilometri, la nuova impresa sportiva che Roberto Crippa, 58 anni, ultramaratoneta olginatese, tenterà di realizzare col favore del clima autunnale.
Dopo Genova e Venezia, Crippa punta ai 320 km della Lecco-Pisa
La partenza sarà ancora una volta dalla sede della Canottieri Lecco, nella mattinata di giovedì 10 ottobre (ore 9), con l’obiettivo di raggiungere nel minor tempo possibile la costa tirrenica, e quindi la piazza del Duomo di Pisa, domenica 13.
«Per riuscirci – spiega Crippa – dovrò spingermi verso il Cremonese, dopo aver seguito il corso dell’Adda, attraversando la Pianura padana da Nord a Sud e quindi procedere verso il Parmense. Poi affronterò il Passo della Cisa attraverso un antico tracciato, lambire la Liguria e puntare sulla Versilia prima del lungo tratto finale. L’impresa sarà possibile grazie al supporto dei partner Ande e The Bike che mi hanno fornito tutto il materiale necessario per affrontare ogni situazione».
Con questa nuova avventura, l’ultramaratoneta punta a migliorare ancora una volta il suo primato personale di distanza in tappa unica, attualmente fissato ai 284,5 km della
Lecco-Venezia, percorsa nel 2023: «Dopo aver partecipato a diverse gare sky e ultramarathon in Italia e in Europa nel 2021 ho iniziato questa serie di «pazze imprese» con la Lecco-Bormio (154km). Poi la
Lecco-Genova (203 km) e la Lecco-Venezia. Quando l’ho presentata, qualcuno come battuta mi ha chiesto se volessi puntare a tutte le repubbliche marinare e io l’ho presa sul serio. Da qui, la Lecco-Pisa. Attenzione però, Amalfi non è nei miei pensieri».
Una preparazione certosina lunga mesi, allenamenti calibrati nei minimi particolari. Oltre a una indispensabile forza di volontà, la chiave sarà la capacità di alimentarsi durante uno sforzo prolungato.
«L’importante è non fermarsi. Per l’85% del tempo correrò da solo e anche questa volta farò dei micro-sonni per cercare di recuperare un po’ di energie – ha raccontato – Fondamentale sarà l’alimentazione, che sarà il più possibile a base di alimenti naturali, per avere la forza di superare i momenti di crisi che dovrò affrontare durante la corsa. Sarà essenziale riuscire a far adattare il fisico al ritmo».
Crippa continua ad alzare la sua asticella ma, dalla sua, ha un bagaglio di esperienza che si amplia impresa dopo impresa: «Conosco il mio corpo e in questi anni ho imparato ad ascoltarlo. Sarà importante non sbagliare il ritmo, serve esperienza che non è mai abbastanza. Sicuramente in una prova del genere ogni errore commesso prima o poi ti presenta il conto».
Alla presentazione hanno partecipato anche il vicesindaco di Olginate Antonio Gilardi e i partner Ande, The Bike e Canottieri Lecco: «Ringrazio tutti per il supporto, non posso chiedere di meglio. Quello che succederà da qui in avanti dipende tutto da me e dalle mie gambe».