Colpo di scena sulla Convenzione Scuole Paritarie: si rompono di nuovo gli equilibri
La newsletter del sindaco inviata neanche un'ora dopo la conferenza stampa congiunta di venerdì, riaccende il dibattito e riapre lo scontro
Convenzione Scuole Paritarie: sembrava fatta e invece un colpo di coda ha rotto di nuovo gli equilibri.
Colpo di scena sulla Convenzione Scuole Paritarie
L’accordo raggiunto per il rinnovo della convenzione tra l'Amministrazione comunale e l'Associazione che coordina le quindici scuole dell'infanzia paritarie di Lecco si è subito incrinato. Il tutto è successo neanche un'ora dopo la conferenza stampa congiunta di venerdì, in Municipio, nella quale il sindaco Mauro Gattinoni, l’assessore Emanuele Torri e la presidente dell’Associazione Angela Fortino avevano comunicato tutta la loro soddisfazione per un risultato che soddisfaceva entrambe le parti, restaurando un clima collaborativo foriero di ulteriori «passi avanti».
Poca chiarezza sulle rette
Già la Lega, in un comunicato precedente, aveva messo in evidenza come la newsletter del sindaco non fosse chiara: "L'Associazione aveva l’obiettivo di non aumentare le rette per non gravare sulle famiglie e invece il Sindaco parla di una netta diminuzione. Come è possibile che una informazione così importante non sia data con chiarezza?"
La risposta dell'Associazione alla newsletter del sindaco
"Dopo un percorso che noi sappiamo essere stato lungo e travagliato perché partivamo da posizioni molto distanti, pensavamo di aver chiuso tutti gli accordi in maniera soddisfacente per entrambe le parti e avevamo concordato una conferenza stampa congiunta molto pacata per raccontarne i contenuti e rasserenare il clima che, negli ultimi giorni di chiusura degli accordi, è stato decisamente molto collaborativo tra di noi e ci ha portato a convergere su temi essenziali.
Grande è stato quindi lo stupore e anche l’incredulità nel leggere, al termine della conferenza stampa di ieri convocata per le ore 17.30 dove eravamo in perfetta sintonia su temi e contenuti, la newsletter del Sindaco (pubblicata sempre ieri ore 18.30) che annunciava “la nuova Convenzione tra il Comune di Lecco e l’Associazione scuole dell’infanzia paritarie di Lecco, il cui finanziamento permetterà di ridurre sensibilmente il costo delle rette degli asili per circa 630 famiglie lecchesi, con un importantissimo risparmio medio a famiglia pari a 2.200 l’anno”.
E, ancora, nella stessa newsletter, si parla di un contributo di 7.000.000 di euro in 5 anni quando ben sappiamo che l’accordo prevede cifre superiori: contributo indicizzato con tutti i tetti massimi e minimi concordati, riconoscimento economico per eventuali sezioni in più, una tantum, aumento fondi disabilità e cioè tutto quanto da noi richiesto per scongiurare l’aumento delle rette.
I numeri espressi in questa newsletter non sono corretti e i contenuti non corrispondono né alla realtà né allo spirito degli accordi approvati, interamente fondati sull’esigenza condivisa di poter assicurare il servizio senza aumentare le rette per tutta la durata della Convenzione.
Precisiamo che dal primo all’ultimo incontro (cioè da novembre 2021 a luglio 2022), il Sindaco ha sempre dichiarato che l’eventuale abbattimento delle rette “non faceva parte delle sue linee programmatiche di mandato” e che non era disponibile a mettere a bilancio risorse aggiuntive per attuarlo.
In tale contesto il calcolo del contributo comunale sulla base delle cosiddette “sezioni nominali” (concetto apertamente rinnegato dall’Associazione durante tutta la trattativa) ci era stato presentato come una necessità burocratica che però, non avrebbe modificato la sostanza e, solo per questo, è stato condiviso l’accordo.
E’ quindi incomprensibile, fuorviante e, ci permettiamo di dire, anche scorretto, promettere alle famiglie lecchesi una diminuzione delle rette (dandone persino un conteggio che, di fatto, è superiore al costo della retta media pagata dalle famiglie stesse) ed è poco dignitoso farlo dopo pochi minuti dal termine di una conferenza stampa congiunta nella quale si illustrava tutt’altro e ci si impegnava a mantenere un clima di collaborazione costruttiva.
Ora è necessario che il Sindaco confermi in tutte le sedute pubbliche istituzionali, dove verrà trattato e votato questo documento, lo spirito e la sostanza del testo condiviso e cioè che, grazie ai maggiori fondi stanziati dal Comune e al ruolo di Coordinamento e riparto solidale dei fondi tra le scuole da parte dell’Associazione, sarà possibile continuare a garantire la capillarità del servizio in tutti i rioni e le rette potranno essere mantenute stabili per tutta la durata della Convenzione a meno di contingenze particolarmente sfavorevoli.
Pensavamo di aver chiuso e chiarito reciprocamente tutto quanto dopo nove lunghissimi mesi, e aver trovato un equilibrio che poteva garantire un nuovo inizio dentro un clima collaborativo e di rispetto reciproco e invece evidentemente così non è.
Tra gli accordi presi al termine della trattativa, oltre alla conferenza stampa congiunta, c’era anche l’impegno a una lettera congiunta per le famiglie che declinasse i contenuti della nuova Convenzione.
Ci troviamo invece costretti a vincolare la nostra firma sull’accordo a un chiarimento pubblico del Sindaco al Consiglio Comunale e alle famiglie lecchesi in merito agli effetti dell’approvazione e agli obblighi reciproci nonché l’aggiunta nel testo della clausola 20/4 che dovrà precisare che il meccanismo di calcolo esclude comunque ogni possibilità di differenziare le rette tra residenti e non, tranne esclusivamente quanto già in essere".
Questa la risposte della Commissione e del CDA dell'Associazione che ha seguito le trattative per il rinnovo: Giovanni Caccialanza, Mauro Fumagalli, Giorgio Redalli, Zoran Bora, Michele Bianchi, Matteo De Melgazzi, Eugendio Landi, Gianni Devizzi, Angela Fortino.