Caos referendum: montagne di schede fuori dal tribunale di Lecco e code e fino all'alba
I funzionari comunali e i "ghisa" hanno dovuto attendere ore, cosa mai accaduta nella storia, per portare a termine le operazioni di riconsegna
Un caos, con la macchina organizzativa che si è inceppata e ora toccherà ai funzionari capire cosa non abbia funzionato o sia andato storto. Non stiamo parlando delle Elezioni a Palermo, dove decine e decine di presidenti di seggio hanno dato forfait, bensì di quanto successo a Lecco tra questa notte e l'alba di oggi, lunedì 13 giugno 2022. Un vero e proprio caos quello registrato davanti al tribunale di Lecco con montagne di schede non votate e code degli agenti delle polizie locali addetti alla consegna del materiale elettorale.
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Caos referendum: montagne di schede fuori dal tribunale e code e fino all'alba
Tutto questo con un numero di votanti decisamente ridotto ai referendum sulla giustizia e tre soli Comuni chiamati al voto nella nostra provincia ovvero Ello, Missaglia e Premana.
Vero che le schede da consegnare, con cinque quesiti referendari, erano davvero numerose, ma l'intasamento è al momento poco comprensibile. Dalle tre di questa notte e fino a questa mattina presto una coda interminabile di mezzi era ben visibile lungo corso Promessi Sposi.
I funzionari comunali e i "ghisa" hanno dovuto attendere ore, cosa mai accaduta nella storia, per portare a termine le operazioni di riconsegna. Impossibile entrare all'interno del palazzo: tutti dovevano attendere il proprio turno sul marciapiede.
Come detto resta da capire cosa abbia provocato un tale rallentamento delle operazioni e non è escluso che il caos possa essere legato ad un blocco temporaneo del sistema informatico del Ministero dell'Interno.
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Luca de Cani