L'annuncio del sindaco

Calolzio: naufraga il progetto del teleriscaldamento

Costi troppo alti, niente fondi Pnrr al Comune: dietrofront di Varese Risorse

Calolzio: naufraga il progetto del teleriscaldamento
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Questo teleriscaldamento non s’ha da fare, né domani né (probabilmente) mai. Mentre a Valmadrera sono ufficialmente partiti i lavori per la rete che riguarderà la cittadina, ma anche Malgrate e Lecco, a Calolzio il progetto si è arenato.

Calolzio: naufraga il progetto del teleriscaldamento

Ad illustrare gli sviluppi del caso è stato il primo cittadino calolziese Marco Ghezzi che poco prima dell’estate aveva presentato, attraverso i legali del Comune, le proprie considerazioni e quelle delle minoranze, a Varese Risorse per apportare le opportune modifiche all’accordo generale. Di tutta risposta però, la società aveva risposto prendendo tempo per rivedere il progetto ma soprattutto il quadro economico che, soggetto ai rincari delle materie prime, con il tempo sarebbe inevitabilmente cambiato.

“Da quasi un mese - ha spiegato Ghezzi - i vertici di Varese Risorse ci hanno presentato il nuovo piano economico che prevede un aumento pari a circa il 30% del totale. Tradotto in euro, a fronte dei 4,8 milioni di investimento iniziale ne servirebbero almeno altri due”.

Come è noto, la trasformazione in realtà di questo importante progetto sarebbe stata subordinata ad un project financing legato alla partecipazione ad un bando Pnrr relativo al teleriscaldamento che però si è rivelato del tutto inutile: “Purtroppo, - continua il borgomastro - l’obiettivo di partecipare al bando è sfumato. Anche nel migliore dei casi, il contributo massimo che avremmo portato a casa non sarebbe bastato a coprire la cifra necessaria. In questo modo l’unica soluzione sarebbe stata tirare fuori i soldi di tasca propria, impossibile per il Comune”.

Dietrofront di Varese Risorse

Al rifiuto del Municipio calolziese di finanziare il progetto la società varesina ha fatto dietrofront rinunciando, ad oggi ancora ufficiosamente, al project financing dell’opera perché “non in grado di realizzarla a queste condizioni economiche”.

“Si deve ritenere che l’intera operazione è in stand-by fino a quando e se si potrà trovare un nuovo finanziatore. - ha concluso il Sindaco - Per la città di Calolziocorte si tratta di un danno molto serio perché perdiamo un’opportunità importante che poteva offrire ai cittadini una valida alternativa al riscaldamento tradizionale e al contempo avremmo potuto recuperare l’energia oggi dispersa dalla cartiera”.

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