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Calolzio: il piazzale del Cimitero Maggiore sarà intitolato alle “Vittime del Covid”

La cerimonia si svolgerà lunedì 25 marzo alla presenza di associazioni, autorità, scuole, volontari e della dottoressa Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo durante la pandemia.

Calolzio: il piazzale del Cimitero Maggiore sarà intitolato alle “Vittime del Covid”
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Il piazzale del Cimitero Maggiore di Calolziocorte cambierà nome e sarà dedicato alle “Vittime del Covid”. Ad annunciarlo, l’assessore ai Servizi sociali Tina Balossi durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, di scena nella serata di ieri, mercoledì 7 marzo 2024.

Calolzio: il piazzale del Cimitero Maggiore sarà intitolato alle “Vittime del Covid”

“La città di Calolziocorte - ha spiegato Balossi - si appresta a celebrare la Giornata Nazionale in ricordo delle vittime del Covid che tradizionalmente ricorre il 18 marzo. Sulla scia di questa iniziativa e in ricordo di tutti i nostri concittadini scomparsi durante la Pandemia, abbiamo pensato di intitolare il piazzale del nostro cimitero proprio a loro”.

Per farlo, l’Amministrazione comunale ha organizzato una piccola cerimonia che si volgerà alle 10.30 del prossimo lunedì 25 marzo, all’entrata del campo santo di via Padri Serviti, alla presenza delle autorità cittadine, delle associazioni e delle scuole, invitate a partecipare.

“A questo proposito - ha continuato l’assessore - ringraziamo le associazioni e i volontari, che in quel periodo non hanno mai fatto mancare il loro supporto all’amministrazione comunale nella gestione dell’emergenza ma anche nella successivo ritorno graduale alla normalità”.

Madrina d’eccezione sarà la dottoressa Beatrice Stasi, in prima linea durante la pandemia nel suo ruolo di ex direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, duramente colpita dal virus.

Saranno quindi tutti i cittadini calolziesi scomparsi a diventare protagonisti della giornata, a partire da Martino Mandelli, per tutti Bruno e primo in provincia a morire ufficialmente per Covid lo scorso 4 marzo 2020 all'Ospedale di Lecco.

Luca de Cani

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