Gioco suicida su Youtube: indagato mantovano per la morte del 14enne Igor Maj
Il ragazzo avrebbe prodotto e caricato il video di "istruzioni" per il gioco al soffocamento che ha stroncato il giovane sportivo "amico" dei Ragni di Lecco.
Video mortale su Youtube: una storia agghiacciante che aveva scosso l’opinione pubblica, si scopre ora che nel registro degli indagati compare un 24enne mantovano.
Video mortale
Una vicenda tragica quella accaduta al 14enne Igor Maj, morto a causa di un gioco perverso. Il piccolo Igor, figlio dello scalatore Ramon Maj, è morto lo scorso settembre 2018, a seguito delle conseguenze fatali di un gioco terribile: il blackout, o gioco del soffocamento. La tragedia aveva sconvolto anche il nostro territorio: padre e figlio infatti, appassionati di arrampicata, erano vicini al gruppo Ragni di Lecco.
Giovanissimo scalatore stroncato dopo un Gioco suicida su Youtube
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A rendere nota la vicenda era stata la stessa famiglia del piccolo che ha voluto che tutti sapessero. Mamma e papà hanno “gridato al mondo” il proprio dolore per fare sì che nessun altro genitore debba piangere il figlio per questa maledetta sfida. “Fate il più possibile per far capire hai vostri figli che possono SEMPRE parlare con voi, qualunque stronzata gli venga in mente di fare devono saper trovare in voi una sponda, una guida che li aiuti a capire se e quali rischi non hanno valutato. Noi pensiamo di averlo sempre fatto con Igor, eppure non è bastato. Quindi cercate di fare ancora di più, perché tutti i ragazzi nella loro adolescenza saranno accompagnati dal senso di onnipotenza che se da una parte gli permette di affrontare il mondo, dall’altra può essere fatale.” Questo l’appello dei genitori riportato sulla rivista di settore Pareti.
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Un 24enne di Mantova indagato
In questa vicenda si aggiunge la figura di un 24enne di origine indiana ma residente a Mantova, che è stato iscritto nel registro degli indagati per la morte di Igor. L’ipotesi di reato nei suoi confronti è di istigazione al suicidio. L’accusa che pende sulla testa del ragazzo è molto pesante: aver prodotto e caricato su YouTube un video in cui venivano illustrate alcune sfide, fra cui proprio il “black-out”, che per il piccolo Igor è stato fatale, lasciandolo impiccato nella sua stanza. L’indiano si è difeso durante gli interrogatori, sostenendo di aver sconsigliato di mettere in pratica quelle sfide. Si valuterà ora se sussistono gli estremi per imputare il 24enne di istigazione al suicidio.