Commosso addio al fondatore della Beton Villa

La moglie: "Eri un vero signore, preciso, determinato, ma sempre legato alle tue origini semplici ma orgogliose della gente nata lungo il corso dell'Adda"

Commosso addio al fondatore della Beton Villa
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Commosso addio al fondatore della Beton Villa. E' stata celebrata questa mattina nella chiesa parrocchiale della frazione di Pagnano la cerimonia funebre di Arialdo Villa, morto nella notte tra sabato e domenica. L'imprenditore meratese 89enne era da tempo ricoverato. Era  rimasto ferito gravemente nel crollo di un capanno situato nella sua proprietà a Cicognola lo scorso 14 agosto.

Addio al fondatore della Beton Villa

Tanti, tantissimi oggi hanno voluto tributargli un ultimo doveroso omaggio. In chiesa molti imprenditori del territorio, il sindaco di Merate Andrea Massironi e anche l'esponente di minoranza Massimo Panzeri.

Le parole consolatorie del sacerdote

“Per affrontare il dolore di una perdita di un padre, marito, nonno, amico non possiamo fare altro che stare di fronte a colui che disse Io sono la via, la verità, la vita e chi crede in me avrà la vita eterna” ha detto Don Riccardo Sanvito. Nuovo vicario comunità pastorale di Merate. “La parola del Vangelo che abbiamo ascoltato oggi ci deve dare questa certezza: Gesù è venuto per portarci la vita eterna. Per il nostro fratello Arialdo quello di oggi è un nuovo inizio, un nuovo capitolo della sua esistenza, i compimento della sua vita. Noi vendiamo dal Signore e andiamo verso il Signore. Siamo venuti nel mondo per l'amore grande di Dio".

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L'omaggio

"Arialdo aveva nel cuore il desiderio di bellezza, giustizia, verità e amore. Lui è stato definito un uomo d'altri tempi, un imprenditore lungimirante. Sicuramente un padre, un nonno, un uomo, un amico, fratello di cui custodire un grande ricordo”.

La lettera della moglie

Dal pulpito è stata poi letta la lettera della adorata moglie Rosenza.

"Caro Arialdo, tanti anni ci hanno visto uniti e quindi ho tanti ricordi. Eri un vero signore, preciso, determinato, ma sempre legato alle tue origini semplici ma orgogliose della gente nata lungo il corso dell'Adda. Avevi a forza di superare ogni ostacolo. Spesso burbero, avevi però il cuore sempre aperto. Non sentivi i tuoi anni passare, non si erano fermati i tuoi desideri. Non la tua bontà. E o dimostrano le tante persone che mi sono state vicino quando hai chiuso gli occhi per sempre".

Al termine della celebrazione anche il figlio Massimo ha voluto ringraziare tutti per l'affetto e la vicinanza.

 

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