Tra martedì e giovedì della prossima settimana è prevista l’autopsia sul corpo di Luca Zoia, 49 anni, rinvenuto senza vita mercoledì mattina intorno alle 7, in zona Cascina Tremolada a Veduggio con Colzano, vicino alla Statale 36.
Cadavere trovato vicino alla Statale 36: la vittima è Luca Zoia, 49 anni. Disposta l’autopsia
Secondo quanto riportato da Primamonza.it, i primi accertamenti non hanno ancora chiarito le cause del decesso del 49enne, residente in paese. Il corpo è stato ritrovato sul pendio erboso di via Verdi, al di là del guardrail vicino allo svincolo della Statale 36. Le prime verifiche dei Carabinieri del Comando provinciale di Monza e della squadra della Scientifica suggeriscono che la morte potrebbe essere conseguenza di un possibile investimento da parte di un veicolo in transito.
I militari, insieme alla Polizia Stradale, hanno lavorato a lungo sul luogo del ritrovamento, raccogliendo reperti e pezzi di veicoli presenti sia sul punto dell’impatto sia più avanti, in corrispondenza della curva davanti all’Osteria dei Tigli. Fondamentali per le indagini potrebbero essere anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza della zona, che potrebbero aver ripreso il passaggio del presunto conducente pirata.
Mercoledì mattina, sul posto, il Sostituto Procuratore Marco Santini aveva disposto l’intervento del medico legale per verificare la presenza di traumi o lesioni compatibili con un investimento da auto o furgone.
Luca Zoia, nato e cresciuto a Veduggio con Colzano, viveva in una casa di corte al Fornacione, a pochi passi dal luogo dell’incidente. Figlio maggiore di una famiglia molto conosciuta in paese, il padre Antonio, ex operaio e appassionato d’arte, è scomparso qualche anno fa. Negli ultimi tempi, il 49enne era seguito dai Servizi sociali locali a causa di una vita problematica, caratterizzata da cattive abitudini e frequentazioni con persone problematiche, soprattutto nella zona del Mazzacavallo, nota per episodi di spaccio.