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A Lecco piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Il maltempo non ferma la mobilitazione per la Palestina

Presidio in Piazza XX Settembre contro il genocidio palestinese e in solidarietà alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla in occasione dello sciopero generale

A Lecco piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Il maltempo non ferma la mobilitazione per la Palestina

A Lecco Piove. Ma a Gaza piovono le bombe. Nonostante il maltempo, oggi, lunedì 22 settembre 2025 a Lecco si è svolta la manifestazione promossa dal comitato lecchese Stop al Genocidio, in concomitanza con lo sciopero generale nazionale proclamato da USB (Unione Sindacale di Base), CUB (Confederazione Unitaria di Base), ADL e SGB (Sindacato Generale di Base). La mobilitazione, dal titolo “Presidio Blocchiamo Tutto per Gaza”, ha avuto luogo in Piazza XX Settembre e ha visto la partecipazione di circa 500 persone che al grido “Palestina Libera” hanno sfidato il diluvio.  Nonostante la pioggia incessante nessuno si è mosso, nessuno ha desistito.

A Lecco la pioggia non ferma la mobilitazione per Gaza

Dal comitato Stop Genocidio arrivano parole chiare sull’obiettivo della mobilitazione: “Con lo sciopero e con il blocco della produzione, delle merci e delle principali vie di comunicazione vogliamo fermare la macchina della guerra e denunciare la complicità di chi continua a sostenere l’occupazione. Dobbiamo alzare la voce contro l’ingiustizia. Oggi più che mai è necessaria l’unità politica e sociale. Perché qui non si tratta di noi e del nostro ego: in questo momento storico, sappiamo che le divisioni e le frammentazioni indeboliscono la lotta. E non possiamo permettercelo ”.

Corrado Conti

Negli ultimi 23 mesi – è stato sottolineato –  Gaza è stata progressivamente devastata, dal Nord fino a Rafah, e ora anche la città di Gaza subisce gravi distruzioni, con civili privi di rifugi e assistenza medica che muoiono a causa dei bombardamenti, della fame e di malattie che potrebbero essere curate.

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Tra i partecipanti anche l’Unione degli Studenti Lecco, che ha voluto esprimere la propria solidarietà alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla. “Come Unione degli Studenti non possiamo accettare che una missione umanitaria venga attaccata da Israele per evitare la consegna di beni di prima necessità ai civili palestinesi. È necessario che l’Occidente e lo Stato italiano condannino il genocidio palestinese e neghino a ogni azienda italiana rapporti commerciali con lo Stato israeliano”, ha dichiarato Matteo Paterniti, portavoce dell’associazione.

Secondo gli studenti, in questo momento di emergenza, in cui i palestinesi sono vittime di un conflitto ormai da quasi due anni, è fondamentale che tutte le fasce della popolazione si uniscano. “Per fermare il massacro in corso a Gaza è necessaria unità”, hanno affermato.

I militanti hanno sottolineato  inoltre che la mobilitazione per la Global Sumud Flotilla non deve essere vista solo come un sostegno simbolico a una missione umanitaria: “Soccorre il popolo palestinese e cerca di fermare il genocidio in corso, garantendo un futuro di giustizia e dignità”.

Mario Stojanovic