chiesa gremita

L'ultimo saluto all'imprenditore Arnaldo Redaelli: "Un uomo brillante e visionario che ha speso la sua vita tra lavoro e famiglia"

E' stato per decenni figura di riferimento per l’artigianato lecchese e nazionale, impegnandosi anche in Camera di Commercio e Confartigianato

L'ultimo saluto all'imprenditore Arnaldo Redaelli: "Un uomo brillante e visionario che ha speso la sua vita tra lavoro e famiglia"
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Sono stati celebrati, nel pomeriggio di oggi, mercoledì 6 agosto 2025, nella chiesa parrocchiale di Galbiate dedicata a San Giovanni Evangelista, i funerali di Arnaldo Redaelli, 77 anni , figura di spicco per l' artigianato lecchese e nazionale, in particolare nel settore edile e artigianale, titolare di un’impresa edile con sede a Galbiate. Durante le sue attività associative ricoprì ruoli di primo piano, anche in altri campi: è stato vicepresidente di Confartigianato Lombardia, vicepresidente della Camera di Commercio di Lecco, presidente di Confartigianato Imprese Lecco dal 2002 al 2010,  e già presidente nazionale di ANAEPA Confartigianato Edilizia.

Arnaldo Redaelli

L'ultimo saluto all'imprenditore Redaelli: "Un uomo brillante e visionario che ha speso la sua vita tra lavoro e famiglia"

Il funerale è stato celebrato dal vicario di Annone, don Davide Consonni, di fronte a una chiesa gremita di persone: amici, colleghi, conoscenti, rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria, nonché delle realtà di cui Redaelli ha fatto parte,  si sono stretti attorno alla moglie Emilia, ai figli Elena, Laura e Dario, al genero Marco, alla nuora Federica e agli amatissimi nipoti Nicolò, Giovanni e Riccardo. Presenti anche l'ex sindaco di Lecco Virginio Brivio, Vico Valassi, l'ex sindaco di Galbiate Benedetto Negri e l'attuale, Piergiovanni Montanelli.

Una vita, quella di Arnaldo Redaelli, vissuta a pieno, dividendosi tra lavoro e famiglia, come ha ricordato don Davide durante l'omelia: " Quanto amore ed esempio di vita ha donato Arnaldo vivendo ciò anche nella sua professione, nelle varie responsabilità sociali, sempre con passione, ed è questa l' eredità che ci lascia. Arriva per tutti noi il momento che dobbiamo lasciare andare le nostre persone care, ma rimarranno vivi gli esempi , per farlo rivivere. Rievocando l'episodio della morte del fratello di Lazzaro, di fronte alle lacrime delle sorelle, Gesù disse: io sono la Risurrezione e la vita. Ed è così anche per il nostro Arnaldo che non è nel nulla ma nella luce. La morte chiude una porta di sofferenza e dolore per aprirci quella della luce e Risurrezione".

I figli: "Era un uomo poliedrico, brillante e di spessore che ci ha insegnato a essere persone perbene"

Commoventi i ricordi letti al termine della celebrazione da parte dei famigliari di Readelli. I figli lo hanno ricordato come "un uomo poliedrico ed ecclettico, visionario, brillante, illuminato, di profonda umanità e spessore che ha vissuto tante vite in una sola, tante passioni, tante avventure, tante sfide e anche qualche amara delusione". Poi rivolgendosi direttamente a lui: "Per te ogni inizio, ogni novità, ogni problema e ogni difficoltà erano sempre e comunque uno stimolo per migliorare. Non siamo mai riusciti ad essere al passo con te, sei sempre stato avanti ad indicarci la strada con discrezione e profondo rispetto per le nostre peculiarità. Ci hai insegnato ad essere generosi, ad essere persone perbene, a spenderci in prima persona, ad avere una mente critica e aperta, a guardare avanti, ad essere comprensivi, indulgenti gli uni con gli altri e a volerci bene. E generosi lo siamo stati perché ti abbiamo condiviso per molti anni con il tuo lavoro e con il tuo impegno nel mondo delle associazioni di categoria territoriali e nazionali. Siamo stati la tua famiglia, a tratti silenziosa ma sempre presente – il tuo porto sicuro – e a tratti chiassosa e ingombrante. Ci mancherà la tua bonaria ironia, che era la capacità di accettare anche le avversità più difficili ma con quel guizzo dello spirito che consola e alleggerisce. Non eravamo pronti a lasciarti andare ma come sempre ci hai preceduti e ci hai indicato con profondo senso cristiano la strada: siate famiglia. Ciao papà".

L'affetto dei nipoti: "Grazie per essere stato il nostro nonno, proteggici e indicaci sempre la strada più giusta"

Parole d'amore anche da parte dei nipoti, in un messaggio letto da Nicolò: "Inizio a ringraziarti per la fortuna di aver avuto un nonno come te, il nostro legame si è rafforzato giorno per giorno in questi anni, mi hai ospitato a casa tua e della nonna a braccia aperte, senza avermi mai fatto mancare niente e sempre con la tua ironia particolare che solo tu possedevi. Un pensiero speciale anche da Giovanni con il quale avevi un rapporto così genuino e giocoso, in qualsiasi posto tu sia non lasciarlo mai solo. L'ultimo nipotino è  Riccardo, il più piccolo della famiglia, ma non per questo non si ricorderà di te, anzi sono sicuro che anche lui avrà ricordi importanti del tempo passato col suo nonno Arnaldo. Proteggi tutti noi e indicaci la strada più giusta quando ci vedrai persi o divisi perché in famiglia ci si deve aiutare sempre soprattutto nei momenti più complicati. Ti portiamo nel nostro cuore e ti vogliamo un gran bene".

Mario Stojanovic

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