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West Nile Virus, Lecco tra le 31 province sorvegliate dopo il caso a Colico. Le raccomandazioni di AVIS ai donatori

L’invito di AVIS: consapevolezza, non allarmismo

West Nile Virus, Lecco tra le 31 province sorvegliate dopo il caso a Colico. Le raccomandazioni di AVIS ai donatori
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a provincia di Lecco è ufficialmente tra le 31 province italiane sottoposte a misure di sorveglianza e prevenzione per il West Nile Virus (WNV), dopo il riscontro del virus nell’avifauna a Colico, comune dell’Alto Lario. L’allerta è stata rilanciata anche da AVIS Provinciale di Lecco OdV, che ha diffuso la comunicazione di AVIS Regionale Lombardia, in linea con le disposizioni del Ministero della Salute e del Centro Nazionale Sangue.

West Nile Virus, Lecco tra le 31 province sorvegliate dopo il caso a Colico

Il virus, trasmesso principalmente dalla puntura di zanzare infette, rappresenta una minaccia concreta durante i mesi estivi. In Italia, ad oggi, sono già stati registrati 7 decessi legati a complicanze gravi del WNV.

«Quello del West Nile Virus è un fenomeno da non sottovalutare – sottolinea il presidente di AVIS Nazionale, Oscar Bianchi – ma voglio rassicurare i donatori: il sangue raccolto resta sicuro grazie a procedure di controllo consolidate. Serve però attenzione e consapevolezza».

Cosa cambia per i donatori nelle province interessate

L’inserimento della provincia di Lecco tra le aree sorvegliate ha attivato i protocolli previsti dal Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi 2020–2025, che stabilisce misure per contenere la trasmissione del virus anche attraverso l’attività trasfusionale.

I cosiddetti trigger per l’attivazione delle misure comprendono:

  • positività del virus in zanzare o uccelli selvatici (come nel caso di Colico),

  • casi umani confermati,

  • positività in equidi o in donatori di sangue.

In queste province:

  • tutte le donazioni di sangue ed emocomponenti vengono sottoposte a test WNV NAT (test molecolare su singolo campione);

  • i donatori che hanno soggiornato almeno una notte nelle aree interessate sono sospesi per 28 giorni, a meno che non siano sottoposti al test.

Il test NAT è una tecnica di biologia molecolare in grado di individuare la presenza del virus nel sangue anche prima della comparsa dei sintomi. In alcune regioni, il test viene applicato a livello esteso su tutto il territorio.

L’invito di AVIS: consapevolezza, non allarmismo

«Non possiamo ignorare l’aumento dei territori coinvolti – ha aggiunto Bianchi – ma le donazioni sono e restano sicure. AVIS monitora costantemente l’evoluzione della situazione e fornisce aggiornamenti puntuali».

AVIS invita tutti i donatori a:

  • comunicare eventuali viaggi nelle zone a rischio;

  • affidarsi solo a fonti ufficiali (Ministero, CNS, AVIS);

  • continuare a donare, in sicurezza, seguendo le indicazioni dei centri trasfusionali.

Il Centro Nazionale Sangue, infatti, ha confermato che non ci sono interruzioni nella raccolta: “In Italia si continua a donare in totale sicurezza per donatori e pazienti”.

È possibile consultare la mappa aggiornata in tempo reale con le province interessate da West Nile Virus, Dengue e Chikungunya collegandosi ai portali ufficiali del Ministero della Salute e di AVIS.

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