Antonio Ghislanzoni, lecchese “universale"
In tanti alla serata organizzata dalla “Associazione Giuseppe Bovara - Archivi di Lecco e della Provincia"
Il maltempo di ieri sera, giovedì 21 novembre 2024 non ha scoraggiato i numerosi lecchesi che hanno partecipato alla serata su Antonio Ghislanzoni, organizzata dalla “Associazione Giuseppe Bovara - Archivi di Lecco e della Provincia" in affiancamento alle iniziative per celebrare il bicentenario della nascita del concittadino poeta e scrittore, lecchese “universale”.
Antonio Ghislanzoni, lecchese “universale"
Nella grande sala dell’Officina Badoni, rinata grazie al prodigioso intervento di Fondazione comunitaria del Lecchese, lo studioso Franco Minonzio – che recentemente ha curato l’edizione di alcuni racconti e romanzi di Ghislanzoni da tempo non più ristampati – ha intrattenuto i presenti con un’interessante relazione sulla produzione scritta di Ghislanzoni tra realismo, umorismo, rappresentazione della società.
Durante il suo intervento, Gianfranco Scotti ha rapito i presenti con la magistrale interpretazione di brani scritti da Ghislanzoni, facendone emergere la penna sagace e quasi anacronistica, spesso profetica (come nelle sferzanti descrizioni umoristiche dei suoi concittadini lecchesi), ingiustamente trascurata per lungo tempo dalla critica locale.
La serata è stata conclusa dalla lettura recitata della spassosa “Ghislanzoneide” composta in dialetto lecchese da Uberto Pozzoli (1901-1930): protagonista è il busto dedicato dalla città ad Antonio Ghislanzoni che prende vita e racconta in chiave umoristica la sua vicenda, dalla pomposa inaugurazione nel piazzale di fronte alla stazione fino al suo “confinamento" nei depositi dei Musei Civici, con ultimo atto lo spostamento nell'attuale collocazione nei giardini del lungolago.