Distacco di massi dal San Martino: chiusi i sentieri
Il provvedimento prevede il divieto transito sul vallo paramassi nel tratto compreso tra le località Rancio (in corrispondenza del civico 15 di via Paradiso) e Le Caviate, compreso l’accesso da via Montebello e via Corno Medale e su sentiero dei Pizzetti (sentiero n. 553); sentieri di avvicinamento a tutte le falesie della zona; tutti i sentieri di avvicinamento e/o di attraversamento del vallo paramassi.
E’ stato un pomeriggio di ansia quello di ieri, domenica 13 ottobre 2024 , a causa di un distacco di massi dal Monte del San Martino a Lecco.
Un incubo per molti lecchesi che hanno osservato con il naso all’insù l’elicottero del soccorso che ha sorvolato a lungo la zona. Lo smottamento ha reso necessario in via precauzionale la chiusura dei sentieri con una apposita ordinanza firmata oggi, lunedì 14 ottobre dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni. Il provvedimento prevede il divieto transito sul vallo paramassi nel tratto compreso tra le località Rancio (in corrispondenza del civico 15 di via Paradiso) e Le Caviate, compreso l’accesso da via Montebello e via Corno Medale e su sentiero dei Pizzetti (sentiero n. 553); sentieri di avvicinamento a tutte le falesie della zona; tutti i sentieri di avvicinamento e/o di attraversamento del vallo paramassi.
Distacco di massi dal San Martino: chiusi i sentieri
Ma andiamo con ordine. L’allarme, che ha messo in moto i Vigili del fuoco di Lecco, è scattato una manciata di minuti prima delle 16 quando è stata segnalata la caduta di rocce staccatesi da quello che è soprannominato il «Monte marcio» proprio a causa della sua instabilità.
Solo lo scorso anno sono stati due gli inquietanti episodi: il 9 agosto nella zona sopra Pradello (un distacco limitato e quasi contenuto dalle reti paramassi che erano state riqualificate la primavera precedente) e il 31 ottobre nella zona di via Stelvio.
In quell’occasione erano state disposte, in via temporanea, la chiusura dei sentieri e il divieto di circolazione sulle vie Stelvio, Santo Stefano e Monte Spluga.
Ma torniamo al pomeriggio di ieri. Questa volta il distacco è avvenuto a poca distanza dalla chiesetta del San Martino, nei pressi del sentiero attrezzato dei Pizzetti ovvero in una zona abitualmente molto frequentata dagli escursionisti. Subito dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Lecco è partita una squadra del nucleo Speleo Alpino Fluviale per effettuare un sopralluogo.
Oltre alla squadra Saf sul posto è stato dirottato anche l’elicottero Drago con a bordo i componenti dell’elinucleo e anche il geologo per effettuare una prima valutazione dell’entità del distacco. Non solo, ma proprio perché la zona è frequentata dagli amanti della montagna, a Lecco sono stati fatti giungere da Milano anche i droni per sorvolare ulteriormente la zona e scongiurare la preoccupante possibilità che qualcuno fosse rimasto colpito e ferito dai massi. Fortunatamente le squadre, dalle prime ricerche, hanno escluso il coinvolgimento di persone, seppur i controlli siano proseguiti per diverse ore.
"La maggior parte del materiale si è fermato nel bosco e altro è stato contenuto dalle reti paramassi - hanno spiegato oggi il sindaco e il comandante della Polizia Locale Monica Porta - Sarà comunque necessario effettuare nuovi sopralluogo per capire l'esatta entità del distacco e verificare che non siano state danneggiate le reti".