Omicidio a Esino: "Addio Pierluigi, ora vola libero come le tue api". Interrogato Biffi
Ieri sera il sostituto procuratore Giulia Angeleri ha sottoposto Biffi ad interrogatorio. L'uomo ha risposto alle domande del magistrato fornendo la propria versione dei fatti. Nella giornata di oggi verrà depositata al Giudice per le indagini preliminari la richiesta di convalida dell'arresto e dell'applicazione della misura cautelare. Domani l'autopsia
Stanotte su Esino è scesa la neve, ma nemmeno i fiocchi bianchi hanno lavato il rosso del sangue versato tragicamente ieri, domenica 21 aprile in paese, in pieno centro storico. La morte violenta dell'assessore Pierluigi Beghetto, 53 anni, ucciso dal vicino di casa Luciano Biffi che ha confessato il delitto, è un dolore troppo grande per la piccola comunità che stamattina si è svegliata ancora incredula e sconvolta.
Ieri sera, come ha reso noto il procuratore Capo Ezio Domenico Basso attraverso una nota ufficiale, il sostituto procuratore Giulia Angeleri ha sottoposto Biffi ad interrogatorio. L'uomo ha risposto alle domande del magistrato fornendo la propria versione dei fatti.
"Nella giornata di oggi verrà depositata al Giudice per le indagini preliminari la richiesta di convalida dell'arresto e dell'applicazione della misura cautelare".
Omicidio a Esino: "Addio Pierluigi, ora vola libero come le tue api"
Impossibile darsi pace. Impossibile dare un senso ad una vicenda così assurda. In paese è stato proclamato il lutto cittadino.
Beghetto, sposato e padre di due figli di 17 e 24 anni, è morto poco dopo le 9 di ieri mattina a causa delle ferite che gli sono state inferte da Biffi con un falcetto. Un arnese da giardinaggio che gli ha reciso la gola non lasciandogli scampo nonostante l'immediata mobilitazione dei sanitari.
Sanitari che, insieme alle forze dell'ordine, avevano raggiunto il piccolo paese di 700 anime allertati proprio dall'assassino che dopo aver visto il corpo esanime di Beghetto ha lanciato l'allarme e ha atteso l'arrivo dei Carabinieri.
Una lite, forse l'ennesima per motivi di vicinato. In paese diversi sostengono che l’oggetto dei dissapori tra i due fosse legato a un tubo di scarico che creava problemi. O forse tutto è iniziato così e poi ogni piccolo dettaglio, persino la legna o i sacchi di pellet della stufa, è diventato occasione di rancore.
Biffi, uomo fragile, solitario e con diversi problemi alle spalle, era tornato a vivere a Esino da poco. Arista di strada, appassionato di musica, abitava di via Stoppani, nella casa della madre, nello stesso stabile dove Beghetto, assessore del Comune di Esino con la la delega alle infrastrutture e all’igiene urbana ("Ma in realtà si occupava davvero di tutto" ha detto ieri commosso il sindaco Pietro Pensa), aveva la sua seconda casa.
L'assessore si divideva tra Usmate, dove abitano moglie e figli, e quel paesino sul Lario che gli aveva rapito il cuore e dove aveva aperto anche la sua azienda agricola Ape Montana situata in località Cascine di Mont.
L'associazione Esino 2000, che gestisce i piccoli impianti del Cainallo, ha voluto tributare, attraverso un messaggio postato sul più noto dei social network, un ultimo commovente tributo a Beghetto: "Non ci sono parole. Vola libero come fanno le tue api, a tutti noi piace ricordarti così".
Ora Biffi è in stato di arresto mentre la salma di Beghetto è a disposizione dell'Autorità giudiziaria che ha disposto l'autopsia che verrà eseguita domani.