Omaggio a Marco Anghileri: i Resinelli si sono illuminati per il Butch
Partecipata e commovente fiaccolata organizzata dal Cai Ballabio
Quando il corpo senza vita di Marco Anghileri venne individuato alla base del pilone Centrale del Freney era una domenica, come oggi. Era il 16 marzo del 2014. Marco, il Butch era, era caduto due giorni prima dopo aver completato la via Jori Bardill, sulla cresta che porta alla vetta del Monte Bianco. Stava per compiere la prima solitaria invernale della via Jori Bardill sulla parete Sud del pilone Centrale del Freney al Monte Bianco (una via aperta tra il 10 e il 12 agosto del 1982 da Michel Piola, Pierre-Alain Steiner e Jori Bardill). La notizia della sua morte gelò Lecco e a 10 anni di distanza, chi ha amato il Butch, sente ancora quel gelo scorrere nelle vene.
Omaggio a Marco Anghileri: i Resinelli si sono illuminati per il Butch
Per scaldare i cuori ieri sera, sabato 16 marzo, il Cai di Ballabio ha ricordato l'amico Butch con una fiaccolata in sua memoria in un luogo che a lui era molto caro, i Piani Resinelli.
In tanti - oltre 60 - armati di frontalini e torce sono saliti ai piedi di quella Grignetta che per Marco Anghileri era casa, e hanno illuminato la notte pensando a lui. Una serata partecipata ed emozionante, con partenza dal grattacielo e arrivo a cima Paradiso, dedicata ad un uomo che ha lasciato un vero segno.
Marco Anghileri nei ricordi dei Gamma e dei Ragni