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Tracciato Lecco Bergamo: la scelta fa infuriare i residenti di Chiuso

"Invasiva, indigesta, problematica": così il Comitato di Chiuso definisce l'opzione prescelta per il tracciato

Tracciato Lecco Bergamo: la scelta fa infuriare i residenti di Chiuso
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Il vecchio tracciato, quello originale. Questa la scelta, tra le tre possibili,  compiuta dal Commissario straordinario di Governo e Amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 Luigivalerio Sant’Andrea in merito al tracciato della Lecco Bergamo. Una scelta che, non ne fanno mistero, ha fatto infuriare i membri del Comitato di Chiuso, il rione lecchese che da anni convive con la voragine a cielo aperto del cantiere.

Tracciato Lecco Bergamo: la scelta fa infuriare i residenti di Chiuso

"Ci siamo presi un giorno per metabolizzare quanto deciso in merito alla Chiuso-Calolzio -  scrivono i membri del comitato  - Questo perché la decisione ci ha un attimo sorpreso, soprattutto nelle modalità"
Tutte e tre le opzioni possibili, che erano state discusse durante una riunione proprio a Chiuso, avevano  in comune l'entrata e l'uscita a Calolzio, ma a cambiare era il tracciato di collegamento.
Tra le tre come detto è stata scelta l'opzione originaria che per altro è la più economica (230 milioni di euro contro i 300 della seconda opzione, quella con la talpa, e i 260 della terza, simile alla prima ma con un tracciato più lungo).

Il progetto prescelto quindi prevede la realizzazione degli scavi attraverso consolidamenti sub verticali, effettuando delle perforazioni dal piano di campagna. Questa opzione comporta  la sospensione dell'occupazione temporanea di alcuni fabbricati o la loro demolizione, soprattutto nell'area di Vercurago e di Calolzio. Non solo ma prevede anche l'occupazione di circa metà dell'area parcheggio del Bione per il trattamento del materiale scavato. E i tempi? 18 mesi per il progetto e 5 anni per realizzarlo. Un lustro infinito per i residenti di Chiuso.

"È stato chiesto un approfondimento condiviso, bello, molto democratico: civile! Accade però poi che la scelta ricada sulla soluzione più invasiva, quella più problematica, indigesta per chi abita il territorio, che prevede espropri e abbattimenti, oltre che un disagio perpetrato per anni, si dice minimo 5 cinque. Beh, ci aspettavamo altro…"
E ora? I cittadini hanno già annunciato che faranno sentire la loro voce!
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