Maltempo: alberi nel Caldone, rischio effetto diga. Vigili del fuoco in campo
Lago (che per altro è esondato a Como), fiume Adda e torrenti, sono i grandi osservati speciali in questo martedì 31 ottobre 2023
Giornata di intenso lavoro per i Vigili del fuoco di Lecco che sono intervenuti in tutta la provincia per i danni causati dal maltempo che ha interessato non solo il Lecchese ma buona parte della Lombardia.
Lago (che per altro è esondato a Como), fiume Adda e torrenti, sono i grandi osservati speciali in questo martedì 31 ottobre 2023, e proprio una delle criticità maggiori a Lecco si è verificata in un torrente con alberi nel Caldone che hanno rischiato di creare un vero e proprio "effetto diga".
Maltempo: alberi nel Caldone, rischio effetto diga
Sul posto sono intervenuti i I Vigili del fuoco di Lecco. I pompieri si sono mobilitati dopo che alcune piante erano cadute in acqua in prossimità di un ponte creando una diga naturale.
L'area è stata completamente messa in sicurezza con l'utilizzo di motoseghe
Pompieri lecchesi nelle zone più colpite
Ultimati nel tardo pomeriggio di oggi gli interventi sul nostro territorio una squadra di pompieri lecchesi è stata inviata a Meda, in provincia di Monza e Brianza, uno dei territori più colpiti da questo fronte di maltempo che ha colpito il Nord Italia.
Centinaia gli interventi compiuti in tutta la giornata di oggi dai Vigili del fuoco in Lombardia.
Niova allerta "gialla"
Intanto la sala operativa della Protezione Civile Regionale ha emesso una nuova allerta meteo per Lecco, stavolta "gialla".
"Dal pomeriggio di oggi 31/10 si attende una rapida cessazione dei fenomeni precipitativi su tutta la Regione, fatto salvo della debole occasionale pioggia sui rilievi di confine nel pomeriggio - si legge nel bollettino di allerta - Nella prima parte della giornata di domani 01/11 e fino al primo pomeriggio si attendono condizioni stabili e senza precipitazioni. In serata, sono attese precipitazioni sparse e deboli, non escluse localmente a carattere di rovescio, concentrate con maggior probabilità sui settori pedemontani e prealpini, ma con accumuli mediamente attorno ai 5 mm. Ventilazione generalmente debole ovunque, salvo temporanei rinforzi in Valchiavenna e Appennino oltre quota 1000 metri".