Lecco - codice rosso

Picchia e perseguita l'ex fidanzata e sua madre: arrestato

Minacce e botte alle due donne, entrambe ferite

Picchia e perseguita l'ex fidanzata e sua madre: arrestato
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Picchia e perseguita l'ex fidanzata e sua madre: arrestato dagli agenti della Questura di Lecco. Un caso, l'ennesimo (sono ben sei i provvedimenti di custodia emessi negli ultimi sette mesi  per questo motivo a Lecco), che ancora una volta alza il velo su quello che, erroneamente viene al volte definito "amore  malato". Come ben specifica anche una campagna della Polizia di stato, Questo non è amore, è violenza, è sopraffazione, è un reato estremamente grave che non a caso è stato inserito nella normativa del Codice rosso.

Picchia e perseguita l'ex fidanzata e sua madre: arrestato

Le manette intorno ai polsi dell'uomo sono scattate nei giorni scorsi quando gli uomini della della Squadra Mobile della Questura di Lecco, in esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecco, hanno tratto in arresto un cittadino di nazionalità italiana, per il reato di atti persecutori (art. 612 bis c.p.)

L'uomo si era accanito in più occasioni nei confronti dell’ex fidanzata e di sua madre, commettendo anche numerose aggressioni violente e provocando ad entrambi delle lesioni.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecco, hanno consentito ai poliziotti della Mobile di ricostruire i ripetuti  atti di vessazione fisica compiuti  dall’indagato attraverso comportamenti violenti e minacciosi.

Come detto si tratta della sesta misura custodiale in carcere emessa, dall’inizio di quest’anno, per reati rientranti nell’alveo della disciplina prevista dal cosiddetto  “Codice rosso”. In particolare, sono state eseguite quattro custodie cautelari per maltrattamenti in famiglia e due per stalking.

Il protocollo Zeus

Una situazione estremamente preoccupante. Non a caso la Questura di Lecco, nel giugno scorso, è scesa in campo sottoscrivendo il protocollo Zeus  che  ha l'obiettivo di ampliare gli strumenti di tutela anticipata a potenziali vittime di reati di stalking e di maltrattamenti.

Attraverso il protocollo Zeus  si punta a prevenire le violenze o la degenerazione di comportamenti violenti, in particolare quelli domestici, attraverso percorsi di recupero degli autori di questi atti prima che degenerino in forme penalmente rilevanti, come invece purtroppo è accaduto in questo ennesimo drammatico caso.

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