150esimo della morte di Alessandro Manzoni: "Lecco ignorata e ininfluente"
"Forse qualcuno pensa che facendo da solo le iniziative riescano meglio, ma questa velleità non solo è disarmante ma anche controproducente."
"Per la stima e l'affetto che ho per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non posso sottacere il disagio che ho provato, durante le celebrazioni milanesi e il tour fatto nella città capoluogo della regione, nell'apprendere che Lecco è stata completamente ignorata". Amarezza e delusione. E' quanto traspare dalle parole di Corrado Valsecchi, capogruppo a Palazzo Bovara di Appello per Lecco, all'indomani degli eventi promossi a Milano in occasione dei 150 anni della morte di Alessandro Manzoni.
150esimo della Morte di Alessandro Manzoni: "Lecco ignorata e ininfluente"
Una cerimonia che ieri,22 maggio 2023, anniversario della scomparsa, ha preso il via al Cimitero Monumentale di Milano, davanti al monumento funebre dello scrittore, dove il Presidente della Repubblica Mattarella ha deposto la corona di fiori. Presenti tra gli altri anche il presidente della Regione Attilio Fontana, il sindaco Giuseppe Sala, il prefetto Renato Saccone e l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi. Dopo la visita al cimitero il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato poi a Casa Manzoni in piazza Belgioioso.
E Lecco? "Tagliata fuori"
"Evidentemente i milanesi sono più bravi di noi, la mia amica Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano ha gestito sicuramente con maestria la visita del Presidente, ma spiace che Lecco sia stata tagliata fuori da tutti i canali celebrativi e di comunicazione - sottolinea Valsecchi - Ci dobbiamo interrogare su questa situazione non possiamo far finta di nulla. Cosa è mancato? Perché non siamo stati capaci di fare rete? Perché abbiamo lasciato tutta la dinamica celebrativa, quella che conta, dei 150 anni della morte di Alessandro Manzoni a Milano?"
La città dei Promessi sposi è rimasta "tristemente sullo sfondo"
"Manzoni è sicuramente un milanese, nessuno sostiene il contrario, ma celebrando Manzoni, cosa che Mattarella ha fatto, si rende omaggio al suo principale capolavoro letterario e tutti sappiamo dove il racconto e la narrazione dei "Promessi sposi" hanno trovato ispirazione".
"Lecco Città del Manzoni"
Ma quella di Valsecchi, è evidentemente una critica nemmeno troppo velata a quanti, nella nostra città, secondo lui, non hanno voluto, o sono stati in grado, di cogliere una opportunità praticamente unica per accendere i riflettori sul Lecco.
Vero che Comune di Lecco e Simul, con la collaborazione di Fondazione Treccani, Assocultura Confcommercio Lecco e Associazione 50&più, Parco Adda Nord, Linee Lecco, LTM, associazione Ospiti per casa - Lake Como Host, Pallavolo Lecco – Alberto Picco, Associazione Madonna del Rosario, Rotary Club Lecco – Manzoni – Le Grigne, Gruppo Guide Lecco, Teatro Invito, 25Lettori e Teka edizioni, hanno organizzato "Una città per Manzoni", un calendario di eventi "spalmato" su sei mesi dedicato proprio a don Lisander, ma evidentemente, secondo Valsecchi si poteva e doveva andare oltre, facendo rete...
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"Non ho nessuna intenzione di criticare il Presidente che evidentemente è andato dove l'hanno invitato, spiace solo di aver perso una grande occasione, una inderogabile necessità di far rete sugli eventi celebrativi di questa importanza - chiosa quindi il capogruppo di Appello - Forse qualcuno pensa che facendo da solo le iniziative riescano meglio, ma questa velleità non solo è disarmante ma anche controproducente. Si rischia di fare le cose da soli, ma di essere ininfluenti, ignorati e con un pacchetto di proposte ritenuto evidentemente inadeguato considerata la poca attenzione che si riceve".