Lotta alla Mafia: la toccante storia di Piero Nava non smette di interrogare le coscienze
Domani la XXVIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
"Da quel momento, la mia vita non è stata più mia". È stata davvero palpabile l’emozione sui volti dei cittadini olginatesi intervenuti nella serata di giovedì scorso nella sala conferenze dell’ex municipio di via Redaelli per ascoltare la storia e la testimonianza di Piero Nava, primo testimone di giustizia della storia italiana contro la mafia.
Lotta alla Mafia: la toccante storia di Piero Nava non smette di interrogare le coscienze
"Ex agente di commercio Lecchese, in passato vissuto a Monte Marenzo con la famiglia, – racconta il giornalista Paolo Valsecchi, tra gli autori del libro «Io sono nessuno" sulla vita del testimone di giustizia insieme a Lorenzo Bonini e Stefano Scaccabarozzi – il 21 settembre di 32 anni fa, si trovava in auto sulla provinciale intorno ad Agrigento quando la sua vita si incrociò con un atroce destino. Nava diventò infatti il testimone principale dell’omicidio del giovane e promettente giudice della procura di Agrigento Rosario Livatino assassinato mentre si recava in tribunale da solo e senza scorta per mano della Stidda”.
Da quel giorno, vive nel completo anonimato e se il giudice Levatino ha perso la sua vita, anche lui per certi versi l’ha persa, insieme alla sua identità: "Ho visto una camicia azzurra scappare e una pistola che lo inseguiva – racconta Nava in collegamento telefonico – Solo dopo ho capito cosa era successo. Da quel momento la mia vita è totalmente cambiata, io non ero più io, e con me anche la mia famiglia".
Nonostante le difficoltà con le quali fin da subito ha dovuto convivere insieme alla moglie e ai due figli di 3 e 5 anni (con ben 7 trasferimenti in giro per l’Italia e l’Europa) Nava ha però trovato il coraggio di testimoniare, raccontando al giudice Giovanni Falcone quanto aveva visto in quel tragico giorno, permettendo così l’arresto del killer e dei mandanti dell’omicidio.
Piero Nava: "Mai pentito di aver testimoniato"
"Mi chiedete se mai mi sono pentito di aver testimoniato? Mai. E mai lo farò. – continua il lecchese – Come avrei potuto convivere con questo peso? Con che coraggio mi sarei guardato ogni giorno allo specchio? Ho fatto quello che andava fatto, le conseguenze poi vanno accettate".
La testimonianza di Nava però, non può e non deve rimanere fine a sè stessa: "Il messaggio – ha concluso Valsecchi - è che è facile applaudire un caso come questo. Più difficile è non voltarsi dall’altra parte nella vita di tutti i giorni, a scuola come a casa. Pensiamo ad esempio al bullismo all’interno delle scuole, tutti sanno che esistono ma in pochi ne parlano e denunciano. In tanti credono che l’omertà sia un problema diffuso solo al sud, invece quello che noi preferiamo chiamare “mafiosità” è diffuso anche qui. Non lo vediamo ma è ben radicato".
Durante la serata è intervenuto anche il primo cittadino di Olginate, Marco Passoni che ha ricordato come “serate come questa, lo rendano orgoglioso di essere un cittadino italiano perché oggi come allora è quantomai necessario che di queste cose si continui a parlare, e lo si faccia soprattutto tra i giovani”.
Spazio anche ad un intervento della consigliera comunale Micol Missana nella veste di referente di Avviso Pubblico, Associazione che riunisce al suo interno una rete di enti locali e amministratori che concretamente si impegnano per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile: “Crediamo che il ruolo di ciascun cittadino sia fondamentale nella costruzione di un Paese senza mafia e corruzione e questi momenti sono preziosi. Come Associazione siamo al fianco di centinaia di amministratori che, anche negli angoli più remoti del Paese operano quotidianamente con spirito di servizio e dedizione per contrastare le mafie e la corruzione praticando la legalità e trasparenza”.
Le celebrazioni per la Giornata Nazionale contro la Mafia sono proseguite nella serata di sabato 18 marzo con lo spettacolo "Sono stato anch’io" dell’associazione 2Lo stato dell’arte" andato in scena sempre nella sala conferenze dell’ex municipio.
Domani la manifestazione a Milano
Domani, martedì 21 marzo 2023 si terrà a Milano la manifestazione nazionale della XXVIII Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa dall'associazione Libera in collaborazione con Avviso Pubblico, insieme a una vasta rete formata da enti locali, associazioni, scuole, sindacati, realtà sociali e cittadini. Anche il Comune di Lecco sarà presente all'iniziativa, con il Gonfalone della Città, alla quale prenderanno parte il Presidente del Consiglio comunale Roberto Nigriello, nonché vicepresidente di Avviso Pubblico, l'Assessore al Welfare Emanuele Manzoni, i consiglieri Nicolò Paindelli, Corrado Valsecchi (rispettivamente Presidente e Vicepresidente della Commissione comunale antimafia) e Alberto Anghileri. Insieme agli Amministratori del Comune di Lecco parteciperanno anche diversi utenti de Il Giglio, bene confiscato alla mafia e ora parte del patrimonio comunale, oltre a tanti Amministratori della provincia lecchese, coordinati dal referente provinciale di Avviso Pubblico, nonché sindaco di Dolzago, Paolo Lanfranchi.
Luca de Cani