Calolzio

Il Parco Sole delle Alpi scatena la polemica

È notizia dei giorni scorsi la conclusione del lungo lavoro svolto da un’apposita commissione, guidata dall’assessore ai Servizi Sociali Tina Balossi, per la scelta di alcune intitolazioni da attribuire ad alcune aree verdi cittadine, oggi senza un nome, e ad alcune vie calolziesi.

Il Parco Sole delle Alpi scatena la polemica
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Il “Parco Sole delle Alpi” non piace alle minoranze Calolziesi. È notizia dei giorni scorsi la conclusione del lungo lavoro svolto da un’apposita commissione, guidata dall’assessore ai Servizi Sociali Tina Balossi, per la scelta di alcune intitolazioni da attribuire ad alcune aree verdi cittadine, oggi senza un nome, e ad alcune vie calolziesi.

Parco Sole delle Alpi scatena la polemica

In attesa però che la Prefettura dia il via libera alle scelte dell’Amministrazione, dal Municipio sono trapelati alcuni dei nomi scelti e che spaziano da personaggi illustri della storia calolziese come il professor Ettore Albertoni a personaggi conosciuti e stimati come Oriana Fallaci. Ma anche   “Vittime del Coronavirus” o “Sole delle Alpi”.

Non era certo difficile prevedere le polemiche che l’intitolazione al "Sole delle Alpi" avrebbe inevitabilmente generato nelle minoranze nel momento in cui questa è stata ufficializzata ma l’assessore ai Servizi Sociali Tina Balossi, che ha seguito tutto l’iter della procedura, ha già provveduto a rassicurare che non si tratta di "nulla di politico".

Critico sulla decisione il consigliere di minoranza e capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo: “L’Amministrazione, volutamente non ha tenuto conto di alcuni suggerimenti avanzati da più parti, riguardanti altre figure di cittadine e cittadini calolziesi che hanno storicizzato la loro vita a favore della nostra comunità. Ci mancava proprio, via Sole delle Alpi, così come non ci fa dormire la notte l’assenza di altri nomi come: “Cielo sopra Pontida”, “Canèta de veder”, “Punt de Fer”, “Marengo padano”, “Bergum de Sura” e via “Celtico-Padana””.

La speranza della minoranza è quella di un "ravvedimento operoso" della Giunta comunale sulla scelta di utilizzare questi nomi, definiti “in salsa padana”, per dare un nome a tutti quegli immobili comunali vuoti, lasciati al degrado e che stanno configurando anche un danno erariale.

“Un po' di ilarità questa nostra per sdrammatizzare e smorzare ogni provocazione della Giunta - ha continuato Colosimo - che, per indispettirci, non ha volutamente tenuto conto di altre proposte. Non ultima quella più volte avanzata dal recente scomparso Giuseppe Figini o quella pure condivisa sulla stampa anche dal consigliere comunale della Lega Butti per una via da dedicare alla mamma. Mentre apprezziamo il riconosciuto valore della figura di Padre Turoldo tra i nuovi nomi, chiudiamo qui il nostro puntaspilli su “Sole delle Alpi” utilizzato in questo frangente, perché i problemi che angosciano i cittadini calolziesi non sono di certo i nomi delle vie, bensì quelli legati al vivere quotidiano e ai costi dei servizi comunali, che potrebbero essere meno salati, solo se si mettessero a valore tutti gli immobili comunali lasciati vuoti”.

Luca de Cani

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