La Lega perde nel Paese e a Lecco, Butti: "Abbiamo pagato la permanenza nel Governo Draghi"
Butti si dice convinto che la supremazia di Fratelli d'Italia non avrà ripercussioni a livello territoriale.
"Abbiamo pagato la permanenza nel Governo Draghi": Daniele Butti, referente provinciale della Lega Lecco spiega così il calo dei consensi che il Carroccio ha ottenuto tanto a livello nazionale quanto a livello locale.
La Lega perde nel Paese e a Lecco, Butti: "Abbiamo pagato la permanenza nel Governo Draghi"
"Se guardiamo il dato totale è innegabile che siamo scesi notevolmente e questo implicherà necessariamente una verifica interna su quelle che possono essere le cause - spiega il politico calolzieze - A Livello locale la contrazione a Lecco è meno marcata, non vedo una sconfitta sanguinosa, ma certo non esulto perchè abbiamo perso importanti rappresentanti". Il riferimento è ovviamente all'ex sindaco di Calolzio e senatore uscente Paolo Arrigoni e all'ex borgomastra di Lecco e senatrice uscente Antonella Faggi. Nessuno dei due ha centrato l'obiettivo della riconferma.
"E' veramente un enorme peccato perchè stiamo parlando di due politici di razza che tanto hanno fatto per il bene del nostro territorio. A loro va il ringraziamento della comunità della Lega lecchese per quanto hanno compiuto e per l'impegno che hanno dimostrato anche durante la campagna elettorale".
Una campagna elettorale che però non ha dato i frutti che la Lega sperava. "Ribadisco, il fatto di stare in un Governo di larghe intese ci ha penalizzati. La cosa importante al momento è comunque che il centrodestra abbia vinto. Certo le percentuali e i rapporti di forza sono diversi rispetto al passato, ma è un po' la teoria dei vasi comunicanti".
Butti si dice convinto che la supremazia di Fratelli d'Italia non avrà ripercussioni a livello territoriale. "Abbiamo sempre lavorato bene con i nostri alleati nel passato e continueremo a farlo anche nel futuro".
E sulla scarsa rappresentanza del territorio lecchese a Roma?
"Paghiamo lo scotto del taglio dei parlamentari e una elezione basata su collegi enormi. Oltre ai già citati Arrigoni e Faggi in parlamento avevamo anche Roberto Paolo Ferrari. Ora puntiamo l'occhio sul risultato di Centemero".