Riello: la strada verso il trasferimento in Brianza è tracciata. Comune in campo per scongiurare l'addio a Lecco
Al termine dell'incontro di stamattina le sigle sindacali e i rappresentanti dei lavoratori hanno deciso di organizzare una imminente assemblea interna dei dipendenti per poi tornare a chiedere un nuovo tavolo istituzionale.
Si è concluso intorno alle 13 di oggi, giovedì 7 settembre 2022 lo sciopero dei lavoratori della Riello di Lecco che hanno allestito un presidio davanti alla sede della Provincia di Lecco dove si è svolto l'incontro istituzionale invocato per discutere del trasferimento del polo lecchese, e con esso di 140 lavoratori, in Brianza, a Villasanta. Un incontro invocato dai lavoratori e dai sindacati che si sono appellati alla presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann e al sindaco di Lecco Mauro Gattinoni perchè Lecco e il suo territorio non venissero privati di una realtà produttiva così importante.
Riello, situazione in stallo: la strada verso il trasferimento in Brianza è tracciata
La numero uno di Villa Locatelli e l'inquilino dell'ufficio più prestigioso di Palazzo Bovara oggi si sono seduti intorno al tavolo delle "trattative". Un passo importante, che però al momento non sembra aver modificato la situazione con la strada del trasferimento che sembra già avviata.
L'azienda infatti comunicato la propria intenzione trasferire tutte le attività compresa la Ricerca e sviluppo da Lecco a Villasanta entro la fine del 2023. La direzione aziendale ha motivato la decisione che è loro intenzione sviluppare un investimento strutturale presso un’area già di loro proprietà, oggi dismessa.
L’investimento di 16 milioni di dollari si pone l’obiettivo nel breve e medio termine di realizzare ex novo una struttura di circa 6.000 mq in grado di ospitare i lavoratori di ricerca e sviluppo e tutta l’area amministrativa proveniente da Lecco.
L'assemblea e un nuovo incontro
Un iter che è già stato avviato e che rebus sic stantibus è difficile arrestare. Questo nonostante l'impegno del Comune di Lecco e del sindaco Gattinoni di incentivare la permanenza del polo lecchese magari anche attraverso delle modifiche al Piano di Governo del Territorio e con un occhio al progetto del teleriscaldamento da una parte e del Politecnico dall'altra. In "ballo" infatti c'è il futuro di 140 famiglie lecchesi che, nella migliore delle ipotesi dovranno riorganizzare la propria vita. Il Comune quindi sta facendo di tutto, insieme ai sindacati per scongiurare l'ipotesi dell'addio.
Ed ora? Al termine dell'incontro di stamattina le sigle sindacali (erano presenti Matteo Invernizzi e Pier Capelli per la Cisl e Giuseppe Cantatore e Renzo Dotti di Cgil) e i rappresentanti dei lavoratori hanno deciso di organizzare una imminente assemblea interna dei dipendenti per poi tornare a chiedere un nuovo tavolo istituzionale.
Mario Stojanovic