Commosso addio a Brambilla, la figlia: "Gli bastava poco per essere felice"
"Restano solamente i ricordi, difficili da spiegare, ma semplicemente belli. Ciao papà”.
Grande commozione e una chiesa gremita hanno accolto nella mattinata di oggi, 30 giugno 2022, le ceneri di Giambattista Brambilla, Gianni per gli amici, cinquantaduenne escursionista di Valgreghentino, scomparso lo scorso 21 giugno in Calabria durante una uscita in montagna Brambilla, impiegato di banca, si trovava con la moglie Cristina in vacanza in Calabria, ad Acquappesa Terme, in provincia di Cosenza, Brambilla era uscito per una escursione in solitaria in solitaria. Il suo mancato rientro aveva impensierito la moglie: la donna martedì sera aveva lanciato l’allarme attivando diverse squadre di soccorritori che, il giorno successivo hanno purtroppo rinvenuto il corpo privo di vita dell’escursionista, probabilmente precipitato da una parete rocciosa per una ventina di metri.
Commosso addio a Brambilla, tragicamente scomparso in montagna
Quest’oggi, a distanza di poco più di una settimana dalla tragedia, l’urna con le ceneri di Brambilla ha fatto ritorno nella sua Valgreghentino dove, nella chiesa parrocchiale, è stato celebrato il rito funebre alla presenza di moltissimi concittadini, parenti, amici e dei rappresentanti del CAI di Calco e dell’OSA Valmadrera.
Don Poalo: stringiamoci tutti alla famiglia Brambilla
“Sono tante le domande che salgono in questi momenti difficili. - ha spiegato don Paolo Ventura, parroco di Valgreghentino, nella sua omelia - Vorremmo conoscere la dinamica, le cause e le responsabilità di questa tragedia. Purtroppo però, siamo coscienti che se anche una risposta fosse data, non ci soddisferebbe mai. Rimarrebbe comunque la consapevolezza che il nostro caro non c’è più, e nulla si può fare per tornare indietro e riscrivere diversamente gli eventi”.
Dal parroco è poi arrivato un invito alla comunità a stringersi intorno alla famiglia Brambilla, in un momento in cui è facile, soffrendo, perdere l’amore per la vita e la sensibilità verso la sofferenza. “In questo momento verrebbe voglia solo di piangere - ha continuato don Paolo - ma dobbiamo essere forti e trovare le parole per opporre alla morte un frammento di speranza. Ci siamo accorti quanto sia fragile la nostra esistenza terrena, e come una distrazione o una casualità possano interrompere il nostro percorso. Dobbiamo però pensare alla morte come ad un grande salto nel vuoto in cui Gesù però è pronto ad afferrarci al volo. È necessario vivere questi momenti con la piena fiducia e consapevolezza che ogni risposta è riposta nel grande dono della fede”.
La figlia: "Gli bastava poco per essere felice"
Al termine della funzione, la figlia maggiore di Giambattista, Elena ha tratteggiato un toccante ricordo del padre, ricco di emozioni e sensazioni che solo una figlia poteva esprimere: “Sono certa che mio padre avrebbe molto apprezzato la vostra presenza. Era una persona semplice, un padre come tanti, a cui bastava davvero poco per essere felice. Era un tipo di padre che portava sempre me i miei fratelli agli allenamenti e non ci faceva mancare mai la sua presenza. Mi ha sempre lasciato i miei spazi ma anche libera di poter fare i miei sbagli. Avrei voluto fare con lui tantissime altre cose insieme, avevamo gli stessi interessi e penso che questo sarà sempre il mio più grande rimpianto. Restano solamente i ricordi, difficili da spiegare, ma semplicemente belli. Ciao papà”.
Brambilla lascia la moglie Cristina, i figli Roberto, Elena e Giulia, il padre Domenico e i fratelli Marco e Laura. Al termine della funzione, l’urna con le ceneri è stata deposta al cimitero comunale nella vicina Airuno, dove già riposa l’amata mamma.
Luca de Cani