Flash mob per fermare il clochard molesto e lui dà in escandescenze
Manifestazione movimentata nel pomeriggio di oggi in piazza XX Settembre
«Adesso basta». Lo hanno detto a gran voce nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 maggio 2022 in piazza XX Settembre a Lecco commercianti e residenti intervenuti al flash mob organizzato da Fratelli d’Italia. Basta con gli show fastidiosi di A.B, 50 anni, il clochard ucraino che staziona sotto i portici di Palazzo delle Paure, ripuliti per l’occasione delle sue coperte da mesi abbandonate davanti all’ingresso del museo. Ma ben lungi dal farsi problemi o dall’essere disorientato dalla presenza di un capannello di politici, esercenti e giornalisti, il 50enne ha messo in scena la sua performace dopo essersi aver alzato il gomito.
Flash mob per fermare il clochard molesto e lui dà in escandescenze
Presenti al flash mob il consigliere comunale Giacomo Zamperini, l’onorevole Alessio Butti, la segretaria di circolo Alessandra Rota, il consigliere comunale Peppino Ciresa, il gestore di Mare Mio Thomas Cremonini, la signora Lucia, una residente. «Questo momento d’attenzione è stato organizzato dal nostro gruppo - ha esordito Zamperini - per dare voce ai commercianti e ai residenti affinché possano esprimere tutto il loro dissenso e tutta la loro frustrazione. Sono cinque mesi che questa situazione di disagio persiste senza soluzione. Siamo consapevoli che questa è una storia delicata, di dignità umana, ma anche di rispetto dei diritti delle persone che qui in centro vivono e lavorano».
«Noi siamo qua perché sentiamo forte l’esigenza di coniugare la dignità dell’essere umano con il diritto al decoro dei lecchesi, dei turisti, dei commercianti - ha aggiunto subito il parlamentare Butti - casi di questa natura sono stati affrontati e risolti in altre città è opportuno che si istituisca un tavolo che si metta subito al lavoro con rappresentanti di Comune, Ats (i medici si rifiutano di firmare un Tso), Regione perché non siamo in presenza solo dell’emarginazione di un soggetto ma c’è anche un disagio psichico e un pericolo per la cittadinanza».
«L’umanità e l'attenzione alle persone devono essere prioritarie - ha detto invece Ciresa - Dobbiamo darci da fare, per risolvere questo problema per tutti sia per chi sta da una parte della barricata che per chi sta dall’altra. E’ necessario prendere provvedimenti seri perché così non si può andare avanti». A descrivere la situazione che i commercianti del centro stanno subendo da settimane è stato Cremoni.
«Io non sono qui per dire quello che bisogna fare - ha detto l’esercente - ma posso raccontarvi quello che vedo tutti i giorni. Prima di tutto i clienti degli esercizi che si affacciano sulla piazza vengono molestati da questo signore alterato dall’alcol e dagli spinelli. Sputa nelle fiorire, tira pugni alle vetrate. Dovesse procurare dei danni a chi mi dovrò rivolgere per un risarcimento? E’ normale l’odore di urina sotto i portici del museo? Ma questo è normale? Questa persona è molesta e pericolosa per gli altri. In tanti hanno paura a camminare in centro e i genitori non si sentono liberi di far correre i figli in piazza».
La stessa situazione è stata descritta da Lucia, una residente. Ma prima che la donna potesse parlare il 50enne senza tetto ha fatto il suo show urlando, perlopiù frasi incomprensibili: «Ecco, - ha detto la donna - va avanti così per tutta la notte e ci impedisce di dormire. La piazza è diventata il suo bagno personale, mercoledì alle 11 l’ho visto io personalmente. Dispiace anche perché non è un bel biglietto da visita per questa piazza e per i turisti». In ogni caso, come ha spiegato Alessandra Rota, è stata istituita una raccolta di firme per chiedere l'intervento delle Istituzioni. Per chi volesse sottoscrivere la petizione, i moduli si trovano nei negozi del centro.