Lecco al buio per protestare contro il caro bollette. Luci spente nella serata di ieri, giovedì 10 febbraio 2022 nel salotto buono cittadino ovvero nelle piazze Cermenati e XX Settembre. Un gesto simbolico, durato una mezz’ora, quello compiuto dalla Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mauro Gattinoni, che ha scelto di aderire alla manifestazione di protesta lanciata da Anci e ANCI Lombardia contro il caro bollette e l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia.
Lecco al buio per protestare contro il caro bollette
“I Comuni sono titolari di una serie di servizi essenziali da fornire ai cittadini in maniera efficiente e con continuità – sottolinea il sindaco Mauro Gattinoni – L’aumento dei costi dell’energia sta progressivamente assumendo i connotati di una vera e propria emergenza che, gravando sulle casse degli enti, così come su quelle delle aziende e delle singole famiglie, finisce con l’appesantire in maniera esponenziale la collettività e il tessuto produttivo cittadino: una situazione allarmante per la quale il Comune di Lecco lancia un appello”.
La catena del buio da nord a sud: il video racconto dell’iniziativa di Anci
In ogni regione, ad ogni latitudine, i sindaci hanno oscurato i luoghi simbolo delle loro città, per lanciare un segnale netto al governo: con i rincari sull’energia i Comuni non reggerebbero e senza i Comuni resta al buio tutta l’Italia. A Bari a spegnersi è stato l’imponente Lungomare Monumentale. E ad osservare le luci andare giù il sindaco e presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Stessa ora, stesso scenario a Roma dove il sindaco Roberto Gualtieri ha spento per trenta minuti il Campidoglio.
Anche Venezia e Milano hanno oscurato le sedi del Comune, Ca’ Farsetti e Palazzo Marino, così come al buio è rimasto Palazzo Vecchio a Firenze. Molto suggestivo anche lo spegnimento del Maschio Angioino di Napoli e del Palazzo dei Priori di Arezzo, una delle sedi municipali più belle d’Italia.