L'ultimo saluto a Raffaele Colombo: "Sono la Musica e ti sto ascoltando"
I funerali celebrati in Basilica questo pomeriggio. Il toccante ricordo di monsignor Stucchi e del sodalizio di cui Colombo è stato il fondatore e l'anima
Grande partecipazione nel pomeriggio di oggi, mercoledì 15 dicembre 2021, nella Basilica di San Nicolò a Lecco per i funerali del cavalier Raffaele Colombo, 75 anni, mancato lunedì 13 dicembre dopo una lunga malattia. Era il fondatore e l'anima di Harmonia Gentium, associazione e che a Lecco è l'emblema della musica classica.
Raffaele Colombo anima di Harmonia Gentium
La concelebrazione eucaristica è stata presieduta da monsignor Luigi Stucchi, affiancato da monsignor Roberto Busti, già prevosto di Lecco, da monsignor Roberto Tyrala, rettore dell'Università Pontificia di Cracovia, in Polonia, e da don Filippo Dotti, vicario della Comunità Madonna del Rosario di Lecco. Presente anche l'Amministrazione comunale di Lecco, rappresentata dal vicesindaco e assessore alla Cultura Simona Piazza.
La cerimonia funebre è stata accompagnata dalle esecuzioni all'organo di Pierangelo Pelucchi, direttore artistico della rassegna "Pueri Cantores", mentre i canti sono stati eseguiti dal coro "Amici della Musica "di Bergamo.
"Raffaele Colombo con la musica ha riempito il tempo in armonia"
"Non aveva tempo da perdere il nostro fratello Raffaele, ma riusciva a donare molto del suo tempo. Veloce nel pensare e tenace nell'operare, convinto e credente, intuitivo ed appassionato, ha riempito il tempo in armonia, non solo per poche persone o piccoli gruppi, ma addirittura per un'armonia di popoli, esprimibile ed espressa con l'arte del canto e della musica Sacra". Così nella sua omelia, monsignor Stucchi. "Come la Chiesa, che è tratta 'dalle genti', da tutti i popoli, il nostro fratello Raffaele ha trovato e proposto nel canto Sacro la forma luminosa ed intensa del mistero di Comunione, unificante ed armonizzante, scuola di vita, forza di un Vangelo veramente gioioso, interprete della vita e del suo significato più vero. Nella severa e gioiosa esperienza del canto e della musica sacra ha favorito una disciplina di vita, dando vigore al Vangelo, ha dialogato con popoli e culture diverse, diventando sempre più 'Harmonia Gentium'. Così ha interpretato il dolore anche nella sua stessa malattia e la Speranza, come nell'esperienza di Giobbe, così ha cantato e diffuso il segreto della gioia, come attestano le Beatitudini, la proposta di vita di Gesù che vince il peccato e la morte ed assicura la certezza di vita eterna fondata sul Mistero Pasquale, presente e vivo in questa Eucarestia".
Monsignor Stucchi ha ricordato anche la collaborazione con la storica testata cittadina. "Ha bussato a molte porte Raffaele, spesso, anni fa, per entrare nella redazione dello storico giornale il Resegone. Ora si è aperta per lui l'ultima porta, per sempre dove la vita è piena e la gioia indicibile ma cantabile sempre con l'Halleluia, come può, avvenire anche su questa terra ogni volta che uomini e donne, amati dal Signore, vivono e cantano in armonia reciproca perché sono con il Signore e ne ascoltano la Parola di Vita".
Piazza: "Raffaele ha promosso la vita culturale di questa città"
Tra le attestazioni di stima e gratitudine "al caro Raffaele" anche quella espressa dall'Amministrazione comunale, attraverso l'assessore Simona Piazza: "Lo ringrazio per l'impegno, la determinazione e la costanza nella promozione della vita culturale e canora della nostra città. Ci lascia una ricca eredità per la nostra città e oggi tutti noi, come Amministrazione e come associazione, raccogliamo oggi questo testimone con la promessa di continuare in futuro quello che Raffaele ha fatto in tanti anni per la nostra comunità".
Il saluto di Harmonia Gentium: "Sono la Musica e ti sto ascoltando"
Toccante il ricordo letto da Riccardo Benedetti, a nome di Harmonia Gentium.
"Caro Raffaele, sono io, la Musica. E sono sicura che mi stai ascoltando. Sono quella che hai amato da sempre e per sempre. Quella per cui hai combattuto con il cuore di guerriero. Quella per cui non hai dormito per tante notti. Quella che hai portato davanti a tanti altari. Quella che hai fatto suonare davanti a centinaia di persone. Quella per cui hai donato la vita, l'essenza della tua vita, la storia della tua vita, la passione della tua vita. Sono io, la Musica. Vedo giovani cantare al tuo fianco, bandiere di tante Nazioni che sventolano, Lucie che arrivano a terra cullate dal nostro lago. E poi la tua commozione, la stanchezza che ricopre le parole, gli occhi lucidi nel vedere un tuo sogno realizzato, mentre pensi già al prossimo e a quell'altro ancora. Caro Raffaele, sono io : la Musica. E
sono qui oggi, a celebrarti, ringraziarti ed accompagnarti verso il luogo dove cantano gli Angeli".
Un forte applauso al termine celebrazione ha salutato il feretro che è stato tumulata al cimitero monumentale di Lecco.
Mario Stojanovic