4 novembre: a Lecco inaugurato il cippo dedicato al Milite Ignoto
"Davanti a questo soldato inizialmente di nessuno ma percepito come di tutti, non può che prevalere oggi noi un sentimento di pietà per quanti, civili e militari, perirono nella Grande Guerra"
Nella mattinata di oggi, giovedì 4 novembre 2021, Lecco come da tradizione ha celebrato la Giornata delle Forze Armate e del Combattente, dell'Unità Nazionale, del Decorato al Valor Militare. La cerimonia ufficiale a carattere militare, organizzata dalla Prefettura, dalla Provincia e dal Comune di Lecco è stata celebrata davanti al Monumento ai Caduti sul lungolago (di cui per altro ricorre il 95esimo anniversario) alla presenza di un picchetto interforze, agli ordini di un sotto ufficiale dell’Arma, composto da militari dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e del Corpo della Polizia penitenziaria. Presenti i rappresentanti numerose Associazioni Combattentistiche e d’Arma. La celebrazione di oggi ha anche offerto l'occasione per inaugurare il cippo commemorativo al Milite Ignoto, al quale il Consiglio comunale di Lecco ha riconosciuto la cittadinanza onoraria il 27 ottobre scorso, nel centenario della sua tumulazione.
4 novembre: a Lecco inaugurata la targa dedicata al Milite Ignoto
Alla sempre emozionante cerimonia dell'alzabandiera ha fatto seguito l'intervento del viceprefetto Laura Motolese che ha letto il messaggio ufficiale di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica Italiana e ha sottolineato il sentimento di gratitudine nei confronti di chi ha pagato con la vita l'amore per la Patria.
Omaggio al Milite Ignoto, simbolo imperituro dei caduti di ogni guerra
Quindi Filippo Di Lelio, presidente di Assoarma, ha presieduto la cerimonia ufficiale di inaugurazione del cippo in memoria del Milite Ignoto, simbolo imperituro dei caduti di ogni guerra.
Presenti, in rappresentanza di tutte le scuole, anche i bimbi della Nava che hanno ascoltato le parole di Bruno Crippa, presidente ad interim della Provincia di Lecco e del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni.
Bruno Crippa, presidente ad interim della Provincia di Lecco
"Sono davvero lieto di porgere il saluto mio personale e della Provincia di Lecco alle autorità, agli ex combattenti e a tutti i cittadini che ogni anno si ritrovano davanti a questo monumento per celebrare la ricorrenza del 4 Novembre, una giornata dedicata all'Unità Nazionale e alle Forze Armate. Questa celebrazione è una occasione per ringraziare queste ultime impegnate nel nostro Paese nelle zone colpite dalle ricorrenti calamità e all'estero in operazioni umanitarie e di mantenimento della Pace. Le Forze Armate costituiscono un presidio della Democrazia e delle istituzioni per la promozione della Pace e del benessere dei popoli, per il rispetto delle identità nazionali, per la salvaguardia dell'identità territoriale, per il mantenimento dell'ordine pubblico e per la tutela della sicurezza interna. Quella di oggi è un data storica che ha posto fine al primo sanguinoso conflitto mondiale. Oggi vogliamo ricordare quell'anniversario per cui lottò e si sacrificò una intera generazione e onorare i nostri caduti in guerra. Quella vittoria esaltò il concetto di unità nazionale, di identità di un popolo, di coesione. Questi valori e ideali oggi devono essere declinati alla luce delle migrazioni verso il nostro Paese e verso l'Europa. Un fenomeno che incide profondamente sulla vita di tutti noi portando a d un incontro e purtroppo in alcuni casi anche a uno scontro tra culture diverse.
L'indipendenza e la libertà sono conquiste straordinarie che vanno difese ogni giorno: come comunità di intenti, come capacità di cooperare per il bene comune come desiderio di provare anche individualmente la gioia di fare qualcosa per il bene dell'Italia, per il suo prestigio nel Mondo, per il benessere comune. Valori che dobbiamo riaffermare ogni giorno combattendo l'indifferenza, l'insofferenza nei confronti del diverso, la scarsa identità nazionale, la difesa dei propri interessi, la poca propensione al pensare al futuro in termini positivi. Celebrare il 4 Novembre è un invito a ritrovare in noi le ragioni profonde di una memoria condivisa e la capacità di ricomporre antichi valori della nostra indipendenza alla luce degli eventi di oggi. Sino diversi i Comuni della nostra Provincia che hanno ricordato il Milite Ignoro, simbolo dei caduti di tutte le guerre. Giusto ricordare i caduti ma noi dobbiamo anche ricordare cosa è stata quella guerra: una guerra di trincea, un bagno di sangue generato dal nazionalismo degli stati. Dalla storia, da quella Grande Guerra che ne generò una seconda, dobbiamo portare alla ribalta l'importanza della Pace e perseguire l'integrazione europea. Ho sempre in mente due grandi leader Mitterand e Kohl che si tennero per mano in occasione del 7oesimo anniversario dell'inizio della Prima Guerra Mondiale. Lo fecero al cimitero di Verdun (700mil morti) per la più solenne riconciliazione. E' da quel gesto che Europa e Italia devono ripartire soprattutto oggi con l'emersione di nuovi nazionalismi"
Il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni
"Oggi celebriamo il centesimo anniversario dalla deposizione del Milite Ignoto presso l'Altare della patria. Una ricorrenza importante che l'Associazione nazionale dei comuni italiani ha voluto ricordare i sindaci segnalando, in particolare, l'iniziativa commemorativa promossa dal Gruppo delle Medaglie d'Oro al Valor militare d'Italia e finalizzata alla possibilità di conferire al Milite Ignoto in ciascun Comune la cittadinanza onoraria. Una proposta che ben si è integrata con i suggerimenti avanzati dalle associazioni d'Arma e dalle associazioni dei familiari, nonché da altre associazioni e gruppi sociali operanti nel territorio, come il comando provinciale di Lecco della legione carabinieri Lombardia. Su proposta e anche su raccomandazione di alcuni consiglieri il 17 giugno 2021 il consiglio comunale di Lecco ha discusso e deliberato il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, cui seguita la cerimonia ufficiale e formale dello scorso 27 ottobre. Quest'anno ricorre anche il novantacinquesimo Anniversario del Monumento ai caduti della Grande Guerra, davanti al quale oggi ci ritroviamo. Era il 24 ottobre 1926 quando Il Duca d'Aosta, affiancato dall'onorevole Peruzzi e dallo scultore Giannino Castiglioni, autore dell'Opera, arrivo in città per inaugurare questo monumento posizionato sul lungolago.
In questa occasione, memori di quanto è stato , siamo chiamati a ricordare i terribili avvenimenti della Grande Guerra, un conflitto di dimensioni epocali che costò all'Italia un milione duecentomila morti, di cui 600 mila soldati partiti per il fronte mai più tornati, un milione di feriti in combattimento di cui 500 mila Mutilati, 5 milioni di reduci. Un Paese piegato di fronte alla tragedia della guerra, che contava la perdita di padri figli e fratelli che si trovarono a fare i conti in molti casi con l'angoscia della privazione senza poter avere una salma da vegliare, un luogo dove piangere proprio caro. In questa cornice 3 anni dopo la fine del conflitto, una speciale commissione individuò i resti di 11 soldati non identificati provenienti dai principali campi di battaglia: nell' ottobre del 1921 le 11 bare furono accolte nella Basilica di Aquileia. Fu qui che Maria Maddalena Bergamasch, una donna friulana e madre di Antonio, un soldato caduto e disperso, compì un gesto altamente simbolico nome della comunità tutta indicando una delle 11 salme come quella di suo figlio. Quel feretro giunse a Roma il 2 novembre di quell'anno sono speciale convoglio ferroviario, scortato da due ali di folla che , per la prima volta dopo i terribili anni della guerra si ritrovava in un grande rito collettivo. Dopo aver ricevuto l'maggio di centinaia di migliaia di cittadini il corpo del Milite Ignoto venne sepolto all'altare della patria IV Novembre 21 in una partecipazione corale e ininterrotta della popolazione. Un gesto per commemorare il sacrificio dei Caduti in una guerra e ricordare il valore dei Combattenti ma anche affinché non si dimenticasse l'orrore della guerra: perché allora come ora poco importa se contro il nemico si fosse si fosse vinto o perso. Di fronte alla morte alla perdita lutto e alla povertà siamo tutti sconfitti. Davanti a questo soldato inizialmente di nessuno ma percepito come di tutti, non può che prevalere oggi noi un sentimento di pietà per quanti, civili e militari, perirono nella grande guerra, per quanti si trovarono a dover affrontare il vuoto della mancanza, per coloro che dovettero ricominciare da capo. Con questo animo con questo monumento a lui dedicato alla città di Lecco commemora il Milite Ignoto.
Il programma delle celebrazioni proseguirà nel pomeriggio
ore 17
Ammaina Bandiera
ore 20.30
XXIII Concerto del Santuario della Vittoria, a cura di Assoarma Lecco
Partecipano il Coro Alpino Lecchese e il Coro Vandelia
ore 21
Cent'anni di Mario Rigoni Stern alle scuderie di Villa Manzoni
Giuseppe Mendicino, principale biografo dell'autore, in un dialogo con la scrittrice Mariapia Veladiano racconterà la figura di Mario Rigoni Stern e dei suoi valori etici.
Mario Stojanovic