Interdittiva antimafia a Lecco per una società che gestisce un hotel, un ristorante e case vacanza in città
Il Prefetto: “Si tratta di un provvedimento adottato dopo approfondita istruttoria svolta dal gruppo interforze antimafia"
Lecco: interdittiva antimafia per una società che gestisce hotel, un ristorante e case vacanza in città Nuovo provvedimento della Prefettura di Lecco a tutela dell’economia legale contro ogni tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e produttivo della provincia di Lecco, dopo quelli assunti a fine 2019 nei confronti di una agenzia di Pompe Funebri a Olginate e di un bar a Lecco.
Lecco: nuova interdittiva antimafia
Con provvedimento del 19 febbraio 2020, il prefetto Michele Formiglio ha infatti adottato un provvedimento interdittivo antimafia nei confronti della società Lungolago srls, con sede a Lecco, che gestisce diverse attività in città e in particolare l'hotel HHL sul Lungolago di Lecco, sempre sul lungolago e case ed appartamenti per vacanze.
Le indagini
L’informazione interdittiva costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata.
“Si tratta di un provvedimento adottato dopo approfondita istruttoria svolta dal gruppo interforze antimafia (del quale fanno parte Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia), con la comune volontà di salvaguardare l’economia legale dall’azione di soggetti in rapporto di continuità con la criminalità organizzata di tipo ‘ndranghetista” ha commentato il Prefetto.
Cosa è una interdittifa antimafia
Lo strumento dell’interdittiva comporta che il Prefetto escluda che un imprenditore – pur dotato di adeguati mezzi economici e di una adeguata organizzazione – meriti la fiducia delle Istituzioni (vale a dire, che risulti «affidabile») e possa essere titolare di rapporti contrattuali con le pubbliche Amministrazioni o degli altri titoli abilitativi, individuati dalla legge (v. Cons. Stato, sez. III, 3 maggio 2016, n. 1743).
Come bene evidenziato dalla giurisprudenza, l’informativa in esame ha natura “cautelare e preventiva”: in un’ottica di bilanciamento tra la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, da un lato, e la libertà di iniziativa economica (art. 41 Cost.), dall’altro, essa mira a prevenire tentativi di infiltrazione mafiosa tesi a condizionare le scelte e gli indirizzi della Pubblica Amministrazione, tanto a garanzia del buon andamento, dell’imparzialità e della legalità dell’Amministrazione, nonché della leale concorrenza nel mercato e del corretto utilizzo di risorse pubbliche (v. Cons. Stato, sez. III, 31 dicembre 2014, n. 6465).
Nel corso del presente Dossier si avrà modo di affrontare i caratteri principali dell’istituto, approfondendo altresì le principali questioni affrontate recentemente dalla giurisprudenza amministrativa.