Interdittiva antimafia: chiusa agenzia di pompe funebri
La moglie del titolare è la nipote di Luigi Vrenna detto U Zirru o Zu Luigi, morto nel 1992, legato alla 'Ndrangheta, capobastone negli anni '70 dell'omonima cosca operante nel territorio di Crotone
Interdittiva antimafia: chiusa agenzia di pompe funebri. Dopo l'analogo provvedimento presola scorsa settimana nei confronti della società che gestisce il Bar Cermenati a Lecco, nuovo duro colpo contro l'illegalità. Questa volta ad essere raggiunta dall'interdittiva è stata l'impresa di Gianluca Balestrieri che opera nei servizi funebri a Olginate.
Interdittiva antimafia: chiusa agenzia di pompe funebri
Prosegue infatti in maniera serrata il lavoro del prefetto di Lecco Michele Formiglio a tutela dell’economia legale contro ogni tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e produttivo della provincia di Lecco. Nei giorni scorsi infatti, il prefetto Formiglio ha adottato un nuovo provvedimento interdittivo antimafia nei confronti dell’impresa individuale Agenzia Funebre Nuccio Vrenna di Gianluca Balestrieri con sede ad Olginate.
La famiglia
L'agenzia, che ha aperto la scorsa estate è appunto intestata a Balestrieri, marito della figlia di Nuccio Vrenna, sorvegliato speciale morto 12 anni fa. Una storia familiare "discussa" quella della famiglia Vrenna. Il padre di Nuccio era infatti di Luigi Vrenna detto U Zirru o Zu Luigi, morto nel 1992 , legato alla 'Ndrangheta, capobastone negli anni '70 dell'omonima cosca operante nel territorio di Crotone
Cosa è l'interdittiva antimafia
L’informazione interdittiva costituisce uno dei principali strumenti di prevenzione amministrativa nel contrasto alla criminalità organizzata, che si accompagna, con la medesima ratio, agli strumenti di prevenzione giurisdizionale.
Il Prefetto
“Si tratta di un provvedimento adottato dopo approfondita istruttoria svolta dal gruppo interforze antimafia (del quale fanno parte Questura, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione Investigativa Antimafia), con la comune volontà di salvaguardare l’economia legale dall’azione di soggetti in rapporto di collegamento qualificato con il crimine organizzato” -ha commentato il Prefetto.