Un musical per sostenere le persone con autismo
Appuntamento sabato 27 maggio alle 21 al cineteatro Artesfera di Valmadrera.
Un musical per sostenere le persone con autismo: questa è l'iniziativa promossa dall'Associazione autismo Lecco, a cura di Asd Danza. Il musical, presentato dalla "Eli's Company" e tratto da "Dalle 9 alle 5... orario continuato" verrà messo in scena sabato prossimo, 27 maggio 2023, alle 21 al cineteatro Artesfera di Valmadrera.
Un musical per sostenere le persone con autismo
"Quando ho visto per la prima volta questo musical - ha raccontato Simona Corti, referente dell'iniziativa e madre di un ragazzo con autismo - ho pensato di proporre di rimetterlo in scena per raccogliere fondi per la nostra associazione. L'insegnante del corpo di danza ha subito accolto l'idea con entusiasmo, quindi siamo riusciti a concretizzarla con questo progetto. Gli artisti che parteciperanno sono persone che non hanno niente a che fare con questo mondo e che avrebbero anche potuto restare comodi sul divano, mentre invece hanno deciso di spendere il proprio tempo per questa causa".
Un'associazione presente sul territorio da ben 23 anni
"Siamo presenti sul territorio da 23 anni - ha spiegato la presidente Giuseppina Gernone - I soci negli ultimi anni stanno aumentando in corrispondenza con l'aumento delle diagnosi di autismo; per questo sono necessarie sempre più raccolte fondi. Ringrazio le mamme che sono l'anima della nostra associazione".
La presidente ha continuato raccontando che l'associazione ha lo scopo di accompagnare i ragazzi e le famiglie fin dal momento della diagnosi.
"Ci sono diversi interventi da fare - ha proseguito la presidente - a partire dall'assistenza ai bambini più piccoli che hanno bisogno di affrontare la strada con qualcuno che ci è già passato prima, fino ai più adulti. Anche quando i bambini crescono servono sempre più attività che prevedano un supporto più individuale, soprattutto per i casi più gravi. La comunità è importante perché da soli si fa fatica. Non è facile e i genitori arrivano a sera distrutti. Anche i fratelli dei bambini autistici vanno seguiti. Importante è creare una comunità di appartenenza con iniziative come gite o serate in pizzeria per aiutare le famiglie, ma per farlo servono risorse umane ed economiche: infatti, spesso è necessario un educatore per ogni ragazzo."
Oggi l'associazione conta 50 soci: è più facile ricevere una buona diagnosi
All'inizio i soci erano pochi anche perchè era più difficile avere una buona diagnosi, mentre negli ultimi anni è più facile ottenerla. La presidente stessa ha vissuto sulla sua pelle questo cambiamento : "Mio figlio è stato uno dei primi della provincia a essere diagnosticato. C’era una sorta di retaggio culturale per cui si pensava che la colpa fosse dei genitori che non stimolavano abbastanza il bambino".
Oggi l'associazione conta circa 50 soci.
La pandemia: un periodo buio per le persone con autismo
"La pandemia è stata un grosso problema per i ragazzi - ha spiegato la presidente - Il lockdown ha rappresentato una chiusura totale che ha causato in molti fobie e ossessioni, che nei ragazzi autistici a volte sono sfociati in disturbi ossessivo-compulsivi o deliri. Mio figlio, un ragazzo di trent'anni con autismo, ad esempio, ha cominciato a non dormire la notte, ripetendomi spesso che non si sarebbe più ripreso più dalla pandemia".
Anche Simona ha portato la sua esperienza come mamma: "Mio figlio non voleva più uscire di casa: già di base affacciarsi al mondo è faticoso con questo disturbo, con la pandemia ancora di più. Tuttora mio figlio ne risente: non esce di casa se non per andare a scuola; il lockdown ha sicuramente creato un buco nero".
Un'associazione che si batte per l'inclusione
"Quando i bambini autistici crescono - ha sottolineato Giuseppina Gernone - rimangono esclusi. Loro infatti hanno caratteristiche particolari che rendono difficile la relazione con i compagni. Non hanno una teoria della mente, non riescono a comprendere cosa le altre persone possano pensare di loro. Questo a volte può creare dei problemi: ad esempio, se un amico dice loro che gli piace una ragazza, loro potrebbero andare a dirlo alla diretta interessata. Mio figlio ha un gruppo di amici che mantiene fin dall’infanzia, i quali però ora hanno una vita e un lavoro, mentre lui vorrebbe sempre giocare e fare festa, anche se soffre perchè vede che le vite degli altri proseguono. Noi ci battiamo per l’inclusione perchè, finché i bambini sono piccoli, tendono ad includere più facilmente, ma già dalle medie le loro strade si dividono e i ragazzi autistici rischiano di restare esclusi. E proprio qui subentra l’associazione che cerca di creare un gruppo unito: abbiamo dei ragazzi sui 18 anni che escono tra di loro e stanno bene insieme".
"A scuola mio figlio si è inserito molto bene - ha raccontato Simona - ma quando esce dall'edificio scolastico non sa più come affrontare le persone perchè ha un modus operandi diverso dagli altri. Ragiona secondo la logica del bianco o del nero: non esistono le sfumature e le vie di mezzo. Per quanto riguarda il linguaggio poi, le persone con autismo prendono tutto alla lettera, non accettano i modi di dire e anche per questo i rapporti sono molto difficili".
L'associazione è in cerca di una nuova sede
L'associazione è finanziata dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese, che la presidente ha sinceramente ringraziato, ed è ospite dei locali di proprietà della parrocchia di San Giovanni. Tuttavia ci sono dei problemi nella gestione dello stabile, quindi l'associazione è alla ricerca di una nuova sede.
"L'ideale è che si tratti di un locale a piano terra munito anche di cortile - ha spiegato la presidente - per permettere anche attività all'esterno. Nella sede vengono organizzati i laboratori che mirano a sviluppare l'autonomia dei bambini e dei ragazzi, a intessere relazioni tra loro e renderli autonomi. Inoltre è a disposizione anche un percorso con lo psicologo, che non aiuta solo le persone autistiche, ma anche i familiari: tanti fratelli di bambini con autismo, infatti, vivono con la paura dell'età adulta, quando i genitori saranno anziani e loro avranno la responsabilità dei fratelli".
Informazioni e prenotazioni per il musical
Il biglietto per il musical, che si ricorda sarà sabato 27 maggio alle 21 al cineteatro Artesfera, avrà un costo di 15 euro e il ricavato verrà devoluto in beneficenza all'associazione Autismo Lecco. Sarà inoltre possibile effettuare ulteriori donazioni in loco.
Per informazioni e prenotazioni contattare Simona Corti al numero 339 355 0712, mandare una mail all'indirizzo associazione@associazioneautismolecco.it o consultare il sito www.associazioneautismolecco.it
Giorgia Rondinelli