teatro amatoriale

Continua la rassegna teatrale "Una città sul palcoscenico"

il prossimo sabato 26 e domenica 27 febbraio va in scena “L’Ispettrice Malaccorto e il caso del vaso scomparto”

Continua la rassegna teatrale "Una città sul palcoscenico"
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Continua la rassegna teatrale "Una città sul palcoscenico". In scena “Il Fantasma del Sette” di Gian Carlo Pardini, messo in scena dalla Compagnia Teatrale “Le Gocce” di Civate.

Continua la rassegna teatrale al Cenacolo Francescano

Due fantasmi sono stati protagonista dello spettacolo che ha catalizzato al Cenacolo Francescano l’attenzione culturale di questo weekend per “Il Fantasma del Sette” di Giancarlo Pardini, messo in scena dalla Compagnia Teatrale “Le Gocce” di Civate.

Il Fantasma del Sette

In un castello, una stravagante contessa ed il figlio vivono nell’ossessione del 7/7. In quella data nascono, si sposano e muoiono tutti i membri della famiglia. La servitù deve almeno essere nata il 7 luglio. Tutto perché in quel fatidico giorno morì un antenato, oggi fantasma, compiendo un gesto eroico, che salvò la dinastia. Soltanto che la mano del defunto, ben conservata, è il tramite tra il fantasma ed la contessa che, solo il 7 luglio, riesce a sintonizzarsi. Diviene ovvio che la sposa per il figlio deve essere nata il 7/7 e sposarsi in quella stessa giornata. Due donne vengono pertanto individuate, tramite anagrafe, per il matrimonio. La gran ricchezza della contessa alimenta l’interesse di una delle due che fa di tutto per sposarsi. Alla fine la tradizione trionfa, grazie all’intervento della avo fantasma, che si ritrova in compagnia della contessa felicissima di aver lasciato il mondo il 7/7.

Uno spettacolo meritevole dell'applauso del pubblico

La compagnia ha interpretato questa commedia adeguandosi al succedersi degli eventi che rendono forse un poco ridondante la trama ma che, proprio per questo, richiedono mimica e consumata presenza scenica: merito di una regia attenta, che ha saputo delineare con precisione e simpatia le caratteristiche peculiari dei vari personaggi cui tutti gli attori hanno dato una fisionomia convincente pur nell’assurda stranezza della vicenda. I giovani attori, che costituiscono l’ossatura portante di questa compagnia, confermano le loro capacità anche in questo testo dove le situazioni sceniche, non sempre coerenti fra loro, hanno richiesto un significativo sforzo interpretativo. Tutti meritevoli di plauso, come ha sottolineato il pubblico con ripetuti e convinti applausi.

Prossimo spettacolo "L’Ispettrice Malaccorto e il caso del vaso scomparto"

Nonostante la difficile situazione che stiamo vivendo, il teatro è sempre vivo e soprattutto il teatro amatoriale che vive della propria passione per l’arte ed interpreta al meglio la nota autografa di Edoardo De Filippo che trovai scritta su un libro che considero una vera reliquia: “Il teatro porta alla vita, e la vita al teatro”. Il prossimo appuntamento già sabato 26 e domenica 27 febbraio con la Compagnia “Siamo nati per soffrire” di Malgrate che presenta “L’Ispettrice Malaccorto e il caso del vaso scomparto” uno spettacolo scritto da Stefano Corbetta, uno dei capisaldi della Compagnia.

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