LECCO SOTTERRANEA

Tutti pazzi per le visite alle mura e ai sotterranei di Lecco

"Al vaglio la possibilità di organizzare un'intera giornata dedicata alla scoperta dell'antico castello, aperta a più gruppi"

Tutti pazzi per le visite alle mura e ai sotterranei di Lecco
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Tutti pazzi per le visite alle mura e ai sotterranei di Lecco: nel giro di poche ore infatti  sono andati esauriti  i posti a disposizione per gli appuntamenti in programma il  28 gennaio e il 4 febbraio 2023.

Tutti pazzi per le visite alle mura e ai sotterranei di Lecco

La visita ai sotterranei e ai resti del Castello di Lecco, organizzata dalla Delegazione FAI in collaborazione con il Comune, riscuote da tempo un grande successo. I volontari del FAI Lecco impegnati ad accompagnare i visitatori, faticano non poco a fronteggiare l'enorme richiesta: i 100 posti disponibili nelle date del 28/01 e del 04/2 si sono subito... volatilizzati!

"La Delegazione è al lavoro per predisporre altre aperture nei prossimi mesi: le date verranno comunicate appena possibile - assicurano quindi dal Fai -  E' inoltre al vaglio la possibilità di organizzare un'intera giornata dedicata alla scoperta dell'antico castello, aperta a più gruppi".

Il sodalizio rammenta che la prenotazione è obbligatoria ed effettuabile presso la biglietteria di Villa Manzoni ( orari martedì 10-14; da mercoledì a domenica a 10-18; lunedì chiuso) oppure telefonando al numero 0341 481108.

Il Tour delle Mura e dei Sotterranei di Lecco si snoda in un percorso che intende narrare e valorizzare le tracce delle fortificazioni presenti nel centro storico della città, nelle sue fasi medievale e cinquecentesca. Le tappe principali sono i resti delle Mura, con gli annessi sotterranei ed il vallo presenti a ridosso della Biblioteca Civica, la Torre Viscontea e il Campanile di San Nicolò. Attualmente il complesso, in particolare nella zona della Biblioteca Civica, è in stato di avanzato degrado. La torre viscontea, oggi inglobata nel tessuto urbano di Lecco, faceva parte del forte a lago, dove risiedeva la guarnigione preposta al controllo dell'avamposto lariano. La torre presidiava l'accesso principale del borgo dal lato in direzione del ponte che scavalcava l'Adda, proseguendo in direzione di Milano. Negli anni Trenta, con grande sensibilità, il manufatto venne restaurato restituendolo alla città con la funzione di Museo Storico.

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