"Terra glacialis": a Civate una mostra per documentare lo scioglimento dei ghiacciai
Organizzata dalla Sec e curata dal Servizio glaciologico lombardo
I cambiamenti climatici e il conseguente scioglimento dei ghiacciai. Sono queste le delicate e attuali tematiche su cui la Società Escursionisti Civatesi (Sec) vuole far riflettere attraverso la mostra fotografica "Terra glacialis", inaugurata nella serata di ieri, sabato 16 marzo 2024, nell'Aula magna Rino Mauri.
"Terra glacialis": a Civate una mostra per documentare lo scioglimento dei ghiacciai
La mostra, a cura del Servizio glaciologico lombardo, ha già riscosso notevole successo in molteplici località e musei d’Italia. Il materiale in esposizione, composto da immagini e fotografie raccolte nel corso degli anni, testimonia la riduzione delle superfici e l’estinzione di alcuni ghiacciai.
Durante la serata, Giovanni Prandi del Servizio glaciologico lombardo ha illustrato lo scopo e le attività dell’organizzazione di volontariato scientifica: la ricerca e il monitoraggio dei ghiacciai alpini, la raccolta dei dati la e la divulgazione. Tra le attività dell’organizzazione, la principale è la nivologia glaciologica, che consente di monitorare quanta neve è precipitata durante il periodo invernale e primaverile: si misura la profondità, il peso e la temperatura e, in base a questi dati, si calcola l’equivalente volume di acqua per capire le riserve idriche nella stagione estiva.
"Nel mondo il 92% dei ghiacci si trova nella calotta antartica, il 7,5% in Groenlandia e appena lo 0,5 % dai ghiacciai. Di questa percentuale, solo lo 0,01% si trova nei ghiacciai lombardi, per un totale di 71 km quadrati - ha spiegato Prandi - Si tratta di una percentuale piccolissima, ma per noi è importante perché costituisce una riserva di acqua. Ad esempio, nel 2022, anno in cui si è registrato il 75% di precipitazione nevosa in meno rispetto alla norma, 252 metri cubi di acqua sono stati forniti proprio dalla fusione dei ghiacciai. Inoltre i ghiacciai sono ottimi testimoni del cambiamento climatico".
Nel 2065 perderemo il 90% del volume attuale dei ghiacciai
Studi scientifici prevedono che nel 2065 perderemo il 90% del volume attuale dei ghiacciai. Il ghiacciaio dei Forni si è già ritirato di 2800 metri nell’arco di 150 anni, e il ghiacciaio Fellaria, sul versante orientale, si è ritirato di 32 metri dal 2019 al 2023.
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta fino al 13 aprile, venerdì dalle 19 alle 22; sabato dalle 17 alle 21 e domenica dalle 16 alle 20 (sarà chiusa il 29, 30 e 31 marzo).
Si ricorda infine l’appuntamento di venerdì 22 marzo 2024 alle 21, sempre all’Aula magna, con "La Patagonia di Steppo e Lola".
Di seguito alcune foto della mostra: