Lecco

Telethon ritorna in piazza (finalmente) con la campagna di primavera 2021 “Io per Lei”

Appuntamento sabato 1 maggio e domenica 2 maggio 2021 in piazza Garibaldi

Telethon ritorna in piazza (finalmente) con la campagna di primavera 2021 “Io per Lei”
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La Fondazione Telethon promuoverà sabato 1 maggio e domenica 2 maggio 2021 in piazza Garibaldi a Lecco la consueta campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per finanziare la ricerca sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche.  L’iniziativa di questo weekend vedrà impegnati il coordinamento provinciale di Telethon e LTM Lecchese Turismo Manifestazioni. I volontari consegneranno a chi sosterrà l’iniziativa il Cuore di biscotto Telethon ed altri prodotti solidali Telethon.

Telethon ritorna in piazza (finalmente) con la campagna di primavera 2021 “Io per Lei”

Un ritorno in piazza di Telethon a distanza di mesi. "Purtroppo questo Covid 19 ha fermato il mondo intero ma non ha fermato le malattie genetiche che hanno proseguito il loro cammino inesorabile sommando dolore a quello già provocato dalla pandemia -  sottolinea Renato Milani Coordinatore Telethon Provincia di Lecco  - Vogliamo per questo motivo continuare a dare speranza e dare una luce a tutte le persone afflitte da una di queste malattie genetiche .Per fare questo, occorre moltiplicare gli sforzi e nonostante il periodo ancora pieno di incertezze, occorre fare quadrato intorno alla ricerca e sostenerla perché si possa restituire qualità di vita e speranza a tante persone che convivono con una malattia rara e alle loro famiglie".

Ecco il messaggio della campagna di 2021 “Io per lei”, una campagna che mette al centro le mamme e il loro insostituibile ruolo: mamme che non si arrendono e che ogni giorno si mettono in gioco per essere madri, amiche, complici, compagne di gioco e tanto altro. Un profondo significato e un messaggio importante fortemente voluto da Fondazione Telethon e Uildm Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare

"In questo periodo davvero difficile per tutti ci sentiamo in una condizione di fragilità. Ma la ricerca non può fermarsi. Non possiamo permetterlo: i ricercatori devono continuare a lavorare ogni giorno per trovare una cura e migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da una delle almeno 8.000 malattie genetiche ad oggi conosciute. Pazienti che non vogliamo e non possiamo dimenticare. È in momenti come questo che comprendiamo tutti, e in modo molto concreto, il valore universale della ricerca medico scientifica".

 

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