Lecco celebra la Festa della Repubblica
Conferite sei onorificenze al merito, una al prefetto Sergio Pomponio.
Nella mattinata di oggi, venerdì 2 giugno 2023, la città di Lecco ha celebrato la Festa della Repubblica in piazza Garibaldi.
Lecco celebra la Festa della Repubblica
Presenti il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il prefetto Sergio Pomponio, la presidente della provincia Alessandra Hofmann, altri sindaci del territorio oltre ai rappresentanti civili, militari e religiosi e i bambini della scuola primaria dell'istituto comprensivo Lecco 1, che hanno cantato l'inno nazionale sul palco, accompagnati dal corpo musicale di Lecco Alessandro Manzoni.
Consegnate sei onorificenze al merito, una al prefetto Pomponio
Durante la cerimonia, dopo i saluti e i discorsi iniziali, sono state consegnate sei onorificenze al merito della Repubblica italiana. Gli insigniti sono stati il dottor Salvatore Campagnolo della Polizia di Stato, il colonnello Emilio Renzo Fiora della Guardia di Finanza, il luogotenente Rossano Lombardi dei Carabinieri, il dottor Aldo Panebianco della Prefettura e l'appuntato scelto dei Carabinieri in servizio a Valmadrera Paolo Zaganelli.
Ultimo - ma non per importanza - a ricevere l'onorificenza è stato il prefetto, che l'ha ricevuta dalle mani del primo cittadino e di due bambini della scuola, simbolo della generazione futura.
Svelato il nuovo stemma del Comune di Bellano
Durante la celebrazione è stato anche svelato il nuovo stemma del comune di Bellano, di cui era presente il sindaco Antonio Rusconi. Questa sera a Bellano ci sarà la cerimonia ufficiale della consegna del nuovo gonfalone.
Un'Italia unita anche nelle emergenze
Con queste parole il sindaco Gattinoni ha aperto la celebrazione:
L'anno scorso è stato segnato dalla crisi pandemica e dalla guerra, oggi invece siamo riuniti in un contesto di continuo cambiamento che ci interpella tutti, a partire dalla sfida ambientale e energetica, che ci tocca sempre più da vicino: l’abbiamo visto nelle frane locali e nell'alluvione in Emilia Romagna. Esprimiamo vicinanza alle popolazioni colpite e ringraziamo tutti i volontari e i soccorritori. Grazie perchè la nostra è un'Italia unita anche nelle emergenze.
Il nostro è il terzo territorio in Italia in quanto a occupazione. Ci è stata offerta un'occasione irripetibile per dare risposta ai bisogni che si presentano, attraverso il Pnrr.
Abbiamo il dovere di lavorare tutti, ciascuno secondo il suo ruolo, per raggiungere il bene comune.
Mattarella, nel suo discorso in occasione dei 150 anni dalla morte, ha ricordato l'ideale manzoniano: nei valori di Manzoni si può scorgere una visione di fondo della Dichiarazione dei Diritti Universali dell'Uomo.
Come diceva Don Milani, il problema degli altri è uguale al mio; sortirne tutti insieme è politica, sortirne da soli è avarizia.
Viva la repubblica, viva il 2 giugno e viva l'Italia!
La Costituzione: la nostra storia e la nostra prospettiva futura
Così ha proseguito la presidente della Provincia Alessandra Hofmann:
Sono passati 77 anni da quando in Italia costruirono la repubblica. La Costituzione non è solo un elenco di diritti e doveri, ma contiene la nostra storia e la prospetta verso il futuro. Come scriveva Piero Calmandrei, la Costituzione non è una macchina che funziona da sola, dobbiamo sempre mantenerla viva attraverso le nostre scelte di tutti i giorni. L'immediata messa in moto della solidarietà nazionale per il soccorso in Emilia Romagna esprime al meglio l'essenza della Repubblica, la nostra casa comune, che fa pulsare il cuore tricolore. Chiediamo ai giovani di essere un traino verso il futuro, stimolandoli ad essere protagonisti.
Viva la Repubblica e viva l'Italia!
La felicità dipende dall'armonia delle parti della comunità
E' stato poi il turno del prefetto Pomponio, che ha iniziato il suo discorso prendendo spunto dal libro 4 e 5 della Politeia di Platone:
Nel libro 5 Socrate afferma che la comunità funziona quando tutti i cittadini gioiscono e si addolorano per le stesse nascite e le stesse morti, uniformemente. La comunità deve essere prossima alla condizione di un solo uomo. Tutto questo è proprio il paradigma di quanto è successo in Emilia Romagna, ma la Repubblica non deve attendere la tragedia per riuscire a compattarsi: serve un lavoro quotidiano per il raggiungimento del bene comune.
Nel libro 4 Socrate afferma che la felicità non è vera nè duratura se non riguarda tutto il corpo sociale: la felicità dipende dalla giustizia, che si ha quando c'è armonia fra le parti del tutto.