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Lecco celebra i 150 anni della Società Svizzera di Beneficenza di Milano

Dalla fondazione nel 1875 a oggi, 150 anni di impegno sociale e filantropico a Milano e legami storici con il territorio lecchese

Lecco celebra i 150 anni della Società Svizzera di Beneficenza di Milano

Nei gioni scorsi  all’Officina Badoni, si è svolto un incontro speciale dedicato ai 150 anni della Società Svizzera di Beneficenza di Milano, organizzato dall’Associazione Giuseppe Bovara – Archivi di Lecco e della Provincia, insieme ai rappresentanti dell’antico sodalizio elvetico-milanese. Durante la serata è stato presentato un volume elegante e snello nella grafica, che raccoglie la lunga e complessa attività della società. Le libere offerte raccolte con la distribuzione dei volumi sono state interamente devolute al progetto di restauro della Diga del Paradone.

Lecco celebra i 150 anni della Società Svizzera di Beneficenza di Milano

La serata è stata introdotta da Pietro Dettamanti, presidente dell’Associazione Bovara, e da Carlo Brivio di Officina Gerenzone aps. Le vicende del sodalizio sono state illustrate da Paola Rauzi, curatrice del volume, in dialogo con l’attuale presidente Alberto Fossati e due rappresentanti dell’Associazione Bovara.

Fondata nel 1875, la Società Svizzera di Beneficenza di Milano nacque per offrire primo aiuto agli svizzeri giunti a Milano in cerca di lavoro e sostentamento, molti dei quali erano giornalieri o mendicanti. L’obiettivo era permettere ai beneficiati di raggiungere rapidamente un’autonomia economica tramite il lavoro, grazie a un patrimonio sostenuto da numerosi membri della borghesia industriale svizzera residente in città.

Tra i sostenitori legati al territorio lecchese, spiccano figure come Alberto Keller (1800-1874), fondatore di un moderno stabilimento serico a Mandello del Lario, e Teodoro Müller (1842-1923), titolare di una società per il commercio e la lavorazione della seta. Müller, trasferitosi a Germanedo di Lecco nel 1876, trasformò il complesso ex Paleari in due stabilimenti industriali e aprì nello stabilimento superiore un asilo per i figli delle operaie e una scuola gratuita per ragazze povere o orfane, dove era possibile imparare il mestiere di filandiera. In un gesto lungimirante, Müller affidò la direzione della scuola alle Suore della Carità e costruì una cappella cattolica attaccata allo stabilimento, pur essendo di fede evangelica.

Alla sua morte, Müller volle essere sepolto nella “sua” Germanedo, in un corteo che vide la partecipazione dell’intero paese e delle autorità civili e religiose, come riconoscimento dei benefici apportati durante la sua vita.

L’incontro ha quindi ricordato non solo l’importante ruolo della Società Svizzera di Beneficenza a Milano, ma anche la stretta connessione tra iniziativa imprenditoriale, impegno sociale e territorio lecchese, testimonianza di un modello di filantropia attivo e concreto ancora oggi.