"Laugh!", inaugurata all'Alstom di Valmadrera la mostra di Monica Pirone
Composta da 20 bambole che interpretano ruoli femminili diversi, sarà visitabile fino a venerdì 8 marzo
"Laugh!": questo il titolo della mostra realizzata dall'artista Monica Pirone e allestita fino a venerdì 8 marzo al sito Alstom di Valmadrera. L'esposizione, patrocinata dal Comune, è allestita nella Showroom dello stabilimento e si compone di 20 bambole che rappresentano ruoli femminili diversi, interpretando ciascuna un personaggio e raccontando ognuna una storia. L'iniziativa fa parte del programma di Alstom dedicato alla sensibilizzazione sulla violenza di genere, che vede coinvolti tutti i 9 siti presenti in Italia.
"Laugh!", inaugurata all'Alstom di Valmadrera la mostra di Monica Pirone
L'inaugurazione della mostra si è aperta con la performance "Ad alta voce" dell'artista Pirone, che ha elencato gli articoli 3, 9, 37 e 51 della Costituzione, proprio per sottolineare come gli strumenti legislativi per contrastare la violenza sulle donne e la disparità di genere siano presenti, ma non siano efficaci perchè il problema è radicato nella cultura del nostro Paese ad un livello tale che è davvero difficile estirparlo.
Come ha ricordato Gaia Mazzon, la mostra cade ad un anno esatto dall'inaugurazione del sito Alstom di Valmadrera, nato dall'unificazione delle due sedi storiche di Pescate e Olginate.
"Io sono un'artista, una donna, una moglie e una madre - ha raccontato Pirone - E mi sono chiesta come potessi dare il mio contributo alla causa. Ho deciso di realizzare una mostra di bambole, le famose Barbie, perchè volevo utilizzare un linguaggio facile per portare contenuti pesanti. Nell'esposizione viene proiettato anche un video che rappresenta la relazione tra uomo e donna, che sfocia spesso in competizione, piuttosto che in collaborazione". L'artista ha letto anche un brano dal suo libro "A casa tutto bene", che racconta l'esperienza di una donna chiusa in casa durante il lock down, che subisce l'escalation di violenza da parte del marito, prima verbale e poi fisica.
"Non servono leggi più punitive, ma maggiore autocoscienza e attenzione"
Presenti all'inaugurazione Maria Grazia Zanetti e Odilla Cesari di Telefono Donna Lecco, che hanno portato la loro testimonianza: "Le donne vengono da noi quando non ce la fanno più e non sanno nemmeno loro il motivo per cui sono venute. Raccontando, iniziano a ricostruire i pezzi di una storia spezzata - ha spiegato Zanetti - Dopo il caso di Giulia Cechettin, in un mese abbiamo registrato 50 nuovi contatti e interventi, questo perchè è aumentata la capacità di decodificare la violenza, che troppo spesso è un virus che non si vede, un reato occulto con cui conviviamo tutti i giorni. Un'indagine di Ipsos sostiene che i giovani dai 14 ai 25 anni dicono che una sberla in una coppia giovane ci sta e il 43% dei ragazzi sostiene che, se una donna non vuole davvero essere stuprata, allora non le succede. Non servono leggi più punitive, ma maggiore autocoscienza e attenzione". Cesari ha invece spiegato la dinamica degli inserimenti lavorativi delle donne: per uscire da una situazione di violenza, infatti, è indispensabile raggiungere l'indipendenza economica. Per questo Telefono Donna collabora con il Centro impiego e con Mestieri.
Ha preso poi la parola anche il vicario questore di Lecco, Anna Leuci, che ha ribadito come gli strumenti giuridici e amministrativi ci siano: il reato di stalking, l'ammonimento e la legge del codice rosso; inoltre esiste un'applicazione che è possibile scaricare sui propri smartphone per segnalare situazioni di violenza attraverso l'immediata geolocalizzazione e il contatto diretto con la centrale operativa. Il problema è sempre lo stesso: non bisogna voltarsi dall'altra parte.
Il direttore di stabilimento, Edoardo Gino, ha sottolineato come Alstom non tolleri alcuna forma di violenza, spiegando che ogni dipendente ha a disposizione un sistema di alert per segnalare un mancato rispetto del codice etico e come lavori sul tema del gender gap salariale e sui programmi di supporto alla genitorialità (non solo delle madri, ma anche dei padri).
Presenti anche il sindaco Rusconi e il sottosegretario Piazza
Presenti alla conferenza di inaugurazione anche il sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi, e il sottosegretario all'Autonomia di Regione Lombardia, Mauro Piazza. Rusconi, dopo aver dedicato un ricordo a Plinio Agostoni, presidente di Confindustria Lecco-Sondrio scomparso proprio ieri, ha ricordato che l'8 marzo deve essere festeggiato ogni mattina e che è compito di tutte le istituzioni e le realtà sociali combattere questa piaga. Ha ricordato anche le parole della poetessa Alda Merini: "Siamo state amate e odiate... solo perchè donne". "Questa è la più schifosa delle violenze - ha aggiunto Piazza - Per riuscire a sconfiggerla non ci si può limitare al proprio compitino: bisogna parlarne nei luoghi più inaspettati, come qui".
Di seguito alcune foto dell'esposizione: