Civate, consegnate le costituzioni ai neo 18enni: "La Resistenza continua con l'impegno quotidiano"
Il sindaco Isella: "Quest'anno entrate nel pieno possesso dei vostri diritti e doveri civili: a voi affidiamo il grande compito di impegnarvi affinché i nostri successori vivano in un paese più attento all'ambiente e ai bisogni dei più fragili, e soprattutto culturalmente vivace"
"La Resistenza continua: continua con la lotta all'illegalità, con il lavoro e con lo studio che le persone portano avanti per costruire una società più giusta", con queste parole il sindaco di Civate, Angelo Isella, si è rivolto ai neo 18enni presenti nella serata di oggi, giovedì 25 aprile 2024, nell'Aula Magna Rino Mauri.
Civate, consegnate le costituzioni ai neo 18enni: "La Resistenza continua con l'impegno quotidiano"
La cerimonia si è aperta con lo spettacolo teatrale "Sono STATO anch'io - la mia vita in fuga dalla mafia" con Alberto Bonacina, adattamento teatrale dal libro "Io sono nessuno" di Piero Nava. La performance racconta la vita di Nava, testimone dell'omicidio del beato giudice Rosario Livatino, avvenuto per mano della Stidda, un ramo della mafia siciliana, su una strada provinciale di Agrigento. Proprio su quella strada passava in quel momento Nava, agente di commercio, che assistette all'omicidio e testimoniò quanto visto. Da quel momento la sua vita - o meglio, la sua vita come Piero Nava - finì, e su di lui e sulla sua famiglia piombarono tutte le conseguenze del caso: il cambio di nome, la perdita della propria identità, la paura che ti accompagna in ogni istante di vita, 10 anni vissuti senza poter lavorare, la rinuncia a tutta quella che costituiva la propria vita precedente.
Al termine dello spettacolo, ha preso la parola il sindaco Isella: "Oggi parliamo di Resistenza, ma resistere significa anche fare il proprio dovere con coraggio, proprio come Nava. Quest'anno compite 18 anni e entrate nel pieno possesso dei vostri diritti e doveri civili: a voi affidiamo il grande compito di impegnarvi affinché i nostri successori vivano in un paese più attento all'ambiente e ai bisogni dei più fragili, e soprattutto culturalmente vivace. Vi esorto ad avere fiducia e a non arrendervi: in fondo vi resta, oltre ai diritti, un grande dovere: continuare l'impegno civile dei vostri predecessori. Viva il 25 aprile, viva i nostri 18enni e viva l'Italia!".
Dopo la consegna delle costituzioni, il presidente di Avis Valmadrera-Civate, Vincenzo Barzani, ha ricordato come l'articolo 12 della Costituzione tuteli la salute del cittadino e garantisca ad ognuno il diritto alla cura, quindi anche il diritto a ricevere del sangue, se si presenta la necessità. "Ricevere sangue è un diritto - le parole del presidente Barzani - Donare è un dovere. Che ricevere sangue sia un diritto è stabilito dall'articolo 12 della Costituzione, che donarlo sia un dovere non è scritto da nessuna parte: è un dovere che dobbiamo sentirci".
Presente alla cerimonia anche l'associazione "Familiari caduti e dispersi in guerra". La serata si è conclusa con una "cena tricolore" riservata ai neo 18enni alla sede del Gruppo Alpini di Civate.