Alpini, fine settimana di grandi celebrazioni alle Betulle
Questo fine settimana sarà t ìutto dedicato alle Penne nere e alla celebrazione dell'anniversario di consacrazione della chiesetta votiva del Battaglione Morbegno
Tornano, sabato 2 e domenica 3 settembre, le iniziative organizzate dalla Sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Alpini nell’ambito della Cerimonia celebrativa del 64° anniversario di consacrazione della Chiesetta votiva del Battaglione Morbegno ai Piani delle Betulle, con la benedizione di tre nuove marmette a ricordo di altrettanti alpini dello storico battaglione tanto caro ai lecchesi.
Alpini, due giorni di festa alle Betulle
La vigilia della manifestazione principale prevede, sabato 2 alle ore 20.30, la tradizionale fiaccolata alpina che sarà seguita, alle 21, da un concerto del Coro Valsassina di Cremeno. Domenica 3, sempre ai Piani delle Betulle, l’appuntamento è per le ore 10.15: dopo l’ammassamento e la breve sfilata degli alpini della Sezione e dei Gruppi fino a raggiungere la Chiesetta, alle 10.30 si terrà l’alzabandiera seguito dai saluti del presidente sezionale Emiliano Invernizzi. Alle 11 la Santa Messa che quest’anno sarà celebrata da don Mauro Malighetti, attualmente parroco a Besana Brianza e già responsabile della Comunità pastorale della Madonna della Neve e del Decanato della Valsassina. A seguire la benedizione delle marmette e quindi l’ammainabandiera.
Tre le marmette che saranno accolte nella chiesetta ex voto dei morbegnini. Una dedicata al sergente Giovanni Alippi, nato a Rongio di Mandello del Lario nel 1916 e “andato avanti” nel 1984: combattente nella Seconda Guerra Mondiale sul fronte greco albanese, Alippi è insignito della medaglia di bronzo al valor militare e di un encomio solenne per le sue azioni in periodo bellico. L’altra ricorda il tenente Francesco Volontè, nato a Rovello Porro nel 1913, capogruppo degli alpini di Rovello negli anni Trenta del secolo scorso e disperso sul monte Guri i Topit, fronte greco albanese, nel 1941. Al tenente Volontè, nel 1973, è stato intitolato il Gruppo Alpini della località comasca. La terza marmetta è per l’alpino Mario Balestrini, sempre di Rovello Porro, nato nel 1914 e disperso in Russia nel 1943 dopo aver partecipato anche alla campagna sul fronte greco albanese.
Alla Cerimonia di domenica alle Betulle hanno annunciato la loro presenza numerose autorità civili e militari. Ci sarà la presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann, mentre l’Associazione Nazionale Alpini sarà presente con i consiglieri nazionali Severino Bassanese e Renato Spreafico, quest’ultimo lecchese. Il comandante delle Truppe Alpine, generale Ignazio Gamba, sarà rappresentato dal tenente colonnello Stefano Cordaro, attuale comandante del Battaglione Morbegno, che un ano fa proprio alle Betulle ricevette l’incarico. Cordaro rappresenterà anche il 5° Alpini e la Brigata Alpina Julia, cui il Morbegno oggi fa capo. Con lui, per conto della Brigata Taurinense, ci sarà il tenente colonnello Martino Sala, alla guida del Reparto comando e supporti tattici della Brigata, di stanza a Torino.
La Chiesetta del Battaglione Morbegno alle Betulle, di proprietà della Sezione di Lecco dell’Ana e realizzata su progetto dell’architetto “morbegnino” Mario Cereghini, è stata consacrata nel 1959 dall’allora cardinale Giovan Battista Montini, poi Papa Paolo VI, realizzando così il voto fatto da un gruppo di alpini superstiti del battaglione nei primi giorni di gennaio del 1941, in Albania. Negli ultimi anni è stata sottoposta ad una serie di interventi di manutenzione e di riqualificazione che proseguiranno nei prossimi mesi e nel corso del 2024. Si metterà mano in particolare alla parte esterna al tempio, anche per dare adeguata collocazione – come peraltro previsto a suo tempo dallo stesso architetto Cereghini – alle marmette che vanno via via aggiungendosi a quelle attualmente ospitate dentro la Chiesetta. Nei locali sottostanti la chiesa dal 2005 è ospitato il museo “Casa della Memoria”, che con una serie di pannelli, di documenti e di cimeli storici ricorda le vicende del Morbegno, della Tridentina e dei loro alpini.