Si scrive «Pinzauti», si legge «Secondo posto»: Calcio Lecco vittoriosa di misura
L'attaccante trova lo spiraglio e la Pro Patria è battuta; doppio sorpasso bluceleste ai danni di Pordenone e Pro Sesto
Giudici chiama, Castelli risponde, Pinzauti sentenzia ed il Lecco vola al secondo posto. I blucelesti vengono a capo della Pro Patria in una partita sporca, non certo all’insegna dello spettacolo, ma tornano al successo tra le mura amiche dopo tre pari consecutivi a reti bianche. Una vittoria con tanto di doppio sorpasso nei confronti di Pordenone e Pro Sesto, entrambe sconfitte nei rispettivi match. Non potrà più significare assalto al primo posto per le aquile, dal momento che, con il successo interno della FeralpiSalò contro la Triestina (1-0), i gardesani si sono aggiudicati la promozione in Serie B con due giornate d’anticipo, ma rimane un successo fondamentale ai fini playoff, per potersi qualificare in una fase avanzata degli stessi: finisse oggi il campionato, il Lecco si aggiudicherebbe direttamente una poltrona per i quarti di finale.
Dal primo spunto di Mangni, il gol di Giudici
Batteria di centrocampo invariata rispetto al «Monday night» di Meda. Lo stesso non può dirsi per la retroguardia, parzialmente ridisegnata; complice la squalifica rimediata da Battistini nell’ultimo turno e acciacchi per Bianconi, tocca a Celjak scalare al centro della difesa, supportato da Stanga, che va a ricoprirne la casella vacante, ed Enrici sul centro-sinistra. La posta in palio per gli uomini di Foschi è alta ma nei primi venti minuti di gioco aquile e tigrotti stentano a sfoderare gli artigli. Complessivamente, il pallino del gioco è dei locali, che si affacciano timidamente ed episodicamente dalle parti di Del Favero salvo poi smarrire convinzione all’istante della giocata decisiva. Bada a non sbottonarsi la Pro Patria, raccolta e ordinata sul terreno di gioco ma pressoché nulla in fase offensiva. Due squadre «a specchio», insomma; un’amnesia avversaria è proprio quanto occorrerebbe a ciascuna di esse per affondare il colpo. L’occasione che si materializza al 32’ è troppo ghiotta per non essere sfruttata: il primo spunto di giornata operato da Mangni diventa velenoso per i bustocchi, Del Favero risulta impacciato sul tiro-cross piovuto dalla sinistra con la firma dell’attaccante e sulla ribattuta capitan Giudici non si fa pregare, scaraventando in rete da due passi la sfera del vantaggio. Il Rigamonti – Ceppi si ravviva, il Lecco prende coraggio; all’improvviso, le aquile si ritrovano in vantaggio e al secondo posto solitario in classifica, complice la sconfitta della Pro Sesto a Piacenza ed il parziale 0-1 nel confronto tra Pordenone e Pro Vercelli. Con questo promettente scenario, più due conclusioni dalla distanza innocue di Zambataro e Buso, addomesticate senza patemi da Del Favero a connotarne lo sfondo, le aquile planano negli spogliatoi per il riposo.
Si scrive «Pinzauti», si legge «Secondo posto»
L’avvio di ripresa accoglie la prima conclusione nello specchio della Pro Patria; a provarci è Nicco dalla distanza ma Melgrati si distende e allunga in corner. Risponde a tono il Lecco; illuminante è il cambio di campo di Celjak in direzione Buso, alla pari dello stop del numero 99 delle aquile, che non indugia neppure nel rientrare sul destro e calciare in porta, scontrandosi solo con la tempestiva risposta di Del Favero. Ritmi bassi e poca sostanza anche nella ripresa: i blucelesti ad eccezione di un pimpante Zuccon, indiscusso padrone della mediana, risultano decisamente appannati e prestano il fianco alla flebile spinta della Pro Patria. Completamente smarcato sul secondo palo, Castelli dispone di tempo e spazio per escogitare la battuta al volo e trasformare in oro lo spiovente di un compagno dalla bandierina. Così, all’ora di gioco, i tigrotti riacciuffano i locali. Al secondo tiro in porta. Ristabilitasi la parità, è il momento dei cambi: quattro nel giro di appena sei minuti per Foschi, che dall’arsenale a propria disposizione, oltre a Bianconi e Galli, pesca Pinzauti e Girelli, con il chiaro intento di movimentare le dinamiche di un match piuttosto ingarbugliato. Per riscontrare una nuova opportunità, tuttavia, occorre volgere lo sguardo all’alba del minuto numero 40, quando una punizione di Giudici viene soltanto accarezzata dalla fronte di Celjak, prima di sfilare a lato. Ma la successiva assistenza del capitano andrà a buon fine. Ripartenza bluceleste, Giudici avanza ad ampie falcate prima di servire in orizzontale Pinzauti, che prende la mira, va con il destro e coglie lo spiraglio vincente, complice una deviazione che inganna Del Favero. Ecco l’urlo liberatorio del Rigamonti – Ceppi: un urlo che significa secondo posto solitario. E che potrebbe essere ricacciato in gola dalla formazione bustocca all’ultimo secondo, con lo stacco imperioso di Molinari sul secondo palo che si stampa sulla traversa, cinque secondi prima del fischio finale.
Il tabellino di Lecco - Pro Patria
LECCO – PRO PATRIA 2-1
RETI: 32’ Giudici (L), 15’ st Castelli (P), 41’ st Pinzauti (L).
LECCO (3-5-2): Melgrati; Stanga (22’ st Bianconi), Celjak, Enrici; Giudici, Lepore (31’ st Tordini), Zuccon, Ilari (16’ st Galli), Zambataro (16’ st Girelli); Buso, Mangni (22’ st Pinzauti). A disp. Stucchi, Maffi, Maldini, Lakti, Scapuzzi, Martorelli, Cusumano, Bunino, Ardizzone. All. Foschi.
PRO PATRIA (3-5-2): Del Favero; Vaghi, Lombardoni, Molinari; Piran (45’ st Piu), Nicco, Fietta (45’ st Gavioli), Ferri (27’ st Vezzoni), Ndrecka; Pitou (1’ st Stanzani), Castelli (27’ st Chakir). A disp. Mangano, Brignoli, Parker, Rossi, Citterio. All. Vargas.
ARBITRO: Bozzetto di Bergamo.
AMMONITI: Ferri (P), Pitou (P), Buso (L), Chakir (P), Molinari (P), Vaghi (P).